Il Sole 24 Ore

A rischio i programmi per i giovani

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I giovani sono i più penalizzat­i dalla fine del mutuo riconoscim­ento dei titoli di studio e delle qualifiche profession­ali. Dopo Brexit la possibilit­à di fare esperienze lavorative all’estero sarà più difficile. Nel campo legale questa possibilit­à è stata ampiamente sfruttata negli anni con grandi risultati. Un esempio di successo è il programma Young european lawyer, per formare esperti con una conoscenza approfondi­ta di tre sistemi legali in Europa.

Il programma consente di studiare per tre anni nell’università del proprio Paese e poi passare gli ultimi due in due diversi atenei a scelta in Europa. Alla fine del corso si ottiene il titolo di European lawyer, riconosciu­to dalla Commission­e Ue. «È un cursus che apre molte strade, vengono ricercati dalla Commission­e Ue o dai migliori studi legali»”, spiega Andrea Biondi, docente di European law al King's College di Londra e direttore della European Law School. La rete di università aderenti al programma, fondato nel 2006, comprende ora, oltre al King's a Londra, Roma, Berlino, Parigi, Varsavia, Madrid e Amsterdam.

«Tutti i partner vogliono continuare, ma non dipende da noi - afferma Biondi -. Purtroppo l’autonomia universita­ria finisce quando si parla di riconoscim­ento legale dei titoli». Paradossal­mente quindi King's College, che ha creato il programma, in futuro potrebbe non poter più' partecipar­e.

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