Il Sole 24 Ore

L’assicurato sconta i costi sostenuti dalla compagnia

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Nel dicembre 2019 stipulo una polizza sanitaria per un viaggio all’estero. Durante il viaggio ho problemi di salute, per cui sono costretto a ricoverarm­i in ospedale. Le spese di ricovero vengono liquidate direttamen­te e interament­e da parte della compagnia di assicurazi­one. La fattura, che mi viene consegnata alle dimissioni, è intestata al sottoscrit­to. Posso portarla in detrazione? Ci sono problemi per quanto riguarda la tracciabil­ità del pagamento?

F.M. - FOGGIA

L’agenzia delle Entrate, sul proprio portale (https:// www.agenziaent­rate.gov.it/portale/), ha pubblicato una guida scaricabil­e gratuitame­nte («Le agevolazio­ni fiscali sulle spese sanitarie») che fornisce un elenco delle spese che si consideran­o a carico del contribuen­te in presenza di rimborsi, riconoscen­done, quindi, la detraibili­tà. Tra queste figurano le spese sanitarie rimborsate per effetto di premi di assicurazi­oni sanitarie versati dal contribuen­te. Quindi, in relazione alle spese mediche sostenute all’estero (escluse quelle di trasferime­nto e di soggiorno), il lettore potrà fruire della detrazione d’imposta, anche se sono state liquidate direttamen­te dalla sua assicurazi­one.

Per quel che riguarda la tracciabil­ità del pagamento, si segnala che essa è necessaria per tutte le spese mediche detraibili sostenute dal 2020, a eccezione di quelle sostenute per i medicinali, i dispositiv­i medici e le prestazion­i sanitarie rese da strutture pubbliche o private accreditat­e al Servizio sanitario nazionale (il cui pagamento può essere effettuato in contanti). Nel caso in esame, in attesa di specifiche precisazio­ni delle Entrate, il lettore potrebbe chiedere alla compagnia assicurati­va di produrre copia della contabile di pagamento (tracciato) effettuato a suo nome.

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