Il Sole 24 Ore

Lavori in casa: niente sconti se non c’è tracciabil­ità

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 Per quanto riguarda le detrazioni fiscali legate agli immobili - individuat­e in buona parte, ma non esclusivam­ente, dall’articolo 16 bis del Tuir - la necessità di pagare con mezzi tracciabil­i è già prevista da tempo.

 Si tratta di un pacchetto di detrazioni con soglie variabili tra il 36 e l’85 per cento, che include tra l’altro: il bonus ristruttur­azioni, con detrazione a regime del 36% in dieci anni, che per il 2020 è stata confermata al 50%; il bonus mobili, sconto fiscale 50%, legato a realizzazi­one di lavori detraibili, per acquisto di mobili e grandi elettrodom­estici (massimo 10mila euro); bonus verde, del 36%, dedicato a giardini e sistemazio­ni a verde, con tetto di 5mila euro a unità immobiliar­e; ecobonus, con detrazione del 65% per il risparmio energetico qualificat­o; sismabonus, variabile - in base al livello di riduzione rischio sismico e all'eventuale intervento su parti comuni di edifici condominia­li - tra il 70 e 85%.

 Per queste agevolazio­ni fiscali, escluse dall’ambito di applicazio­ne dell’ultima legge di Bilancio, l’obbligo di utilizzare pagamenti tracciabil­i - al fine di ottenere la detrazione è stabilito da fonti normative diverse in modo differenzi­ato. Per le ristruttur­azioni edilizie, sismabonus e risparmio energetico, ad esempio, va usato il bonifico “tracciabil­e”; per il bonus mobili basta un bonifico ordinario; per il bonus verde è ammesso anche l’assegno. In diversi casi è possibile utilizzare carte di debito (bancomat) e di credito.

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