Intelligenza artificiale, un fintech trasparente protegge il risparmio
Già gli antichi greci, ma forse altri anche prima, avevano compreso che l'ignoranza era il peggior male dell'uomo. A ogni salto di conoscenza, la reazione dei gruppi dirigenti dominanti, conservatori, è stata ostacolare gli inventori e trascinarli in assurdi processi, incitando il popolo contro. Galileo si salvò abiurando le sue interpretazioni sui moti celesti e finendo al confino; ad altri andò peggio e furono perseguitati e anche bruciati vivi. Le invenzioni delle macchine all'origine della rivoluzione industriale, scatenarono la rivolta popolare (il luddismo). Nonostante i progressi civili, gli sviluppi dell' intelligenza artificiale suscitano ancora una volta sospetti e reazioni. Chi rifiuta o ritarda nell'accettare le innovazioni tecnologiche resta indietro nella strada del progresso, impoverendo se stesso e il suo paese.
La finanza è uno dei settori dove maggiore è il peso degli interessi costituiti e la lotta per impedire l'affermarsi del Fintech raggiunge vette ingiustificabili, cavalcando motivi pseudoetici e frapponendo ostacoli a chi è pronto a utilizzare le innovazioni. Superando per pura cortesia chi agisce in malafede, un chiarimento sul metodo è d'obbligo.
Nella gestione dei risparmi, gli algoritmi basati sull' intelligenza artificiale–il cui termine più appropriato è Data Science, Scienza dei Dati o del trattamento delle informazioni – mostrano due vantaggi: prevedono gli andamenti dei valori dei titoli meglio degli operatori tradizionali, anche professionisti, e impediscono che il gestore commetta suoi propri errori di interpretazione delle oscillazioni e trend di mercato o faccia malversazioni. Poiché i dati usati perl' elaborazionedegli algoritmi riguardano ogni possibile aspetto dell'azione umana e delle vicende della natura, compresa la diffusione delle malattie, il cervelloumano non può calcolare le infinite interazioni trai dati; l' uomo ha insegnato al computer come funzionano i suoi neuroni, e questa macchina diviene un“cervello artificiale” che applicalo stesso metodo di ragionamento umano per pervenire a un' interpretazione migliore della realtà complessa, perché capace di abbracciare un numero enorme di informazioni. Ma ancora non basta perché, grazie a menti fresche e preparate, solitamente più giovani, il computer “impara” a distinguere le informazioni devianti da quelle convergenti, scartando le prime e sperimentando soluzioni alternative, sempre sotto il controllo delle menti umane (diciamo) meno ignoranti. In passato le scelte di borsa venivano impartite automaticamente dal computer, ora è proibito un po' da per tutto, e non hanno relazioni con le scelte suggerite dall' intelligenza artificiale dove l'uomo mantiene la sua centralità.
L'algoritmo interpreta gli andamenti, compresi quelli influenzati o causati dalla paura, dall'ignoranza e dalla malafede, compreso chi specula e chi sceglie sulla base di poche conoscenze e propri intuiti. Usando le tecniche Fintech (blockchain/DLT e Intelligenza artificiale/Data Science) l'attività di gestione diviene trasparente, oggettiva, controllabile. Trasparente perché ogni atto è registrabile e immutabile; oggettiva perché la risposta viene da un'elaborazione di alta matematica, controllabile se l'investitore decide di verificare il perché delle perdite. Le autorità di controllo devono raggiungere la coscienza e la professionalità nell'uso delle applicazioni Fintech per svolgere meglio il proprio lavoro. Quando capiremo e utilizzeremo queste tecniche la protezione del risparmio sarà più efficace