Il Sole 24 Ore

Banche italiane verso il sì alla Bce: congelati 5,7 miliardi di cedole

Intesa, Ubi e BancoBpm dopo UniCredit pronte ad adeguarsi al diktat: oggi le riunioni dei cda Stangata in Borsa per tutto il settore: in Europa -3,1%

- Luca Davi

Credito.

Le decisioni saranno formalizza­te a breve, già nelle prossime ore. Ma nel complesso la direzione sembra chiara: le banche italiane si stanno allineando verso il“congelamen­to” del dividendo. Da Intesa San paolo aUbi,d aB ancoBpm a Bper, tutti i Cda sembrano infatti pronti a esaminare le raccomanda­zioni arrivate venerdì sera dalla Vigilanza Bce. Che, con una mossa senza precedenti, ha chiesto a tutte le banche del Vecchio Continente di posticipar­e almeno al primo ottobre il pagamento dei dividendi del 2019 e del 2020 e di non realizzare buyback.

Una decisione, quella di Francofort­e, presa all'insegna della massima prudenza e tesa alla conservazi­one del capitale, in una fase in cui le maglie della regolament­azione si stanno allentando. Ovvio però che, come prevedibil­e, la mossa della Vigilanza abbia deluso gli investitor­i e punito i titoli in Borsa, anche perché tutte le banche sono alla vigilia della stagione assemblear­e e lo stacco del dividendo era oramai alle porte.

In ballo nel complesso per le banche italiane quotateci sono circa 5,7 miliardi di dividendi. Un ammontare che, se trattenuto integralme­nte nelle casse degli istituti, varrebbe un rafforzame­nto del capitale primari odi 58 punti base. Il C et 1, secondo Equita Sim, salirebbe in media al 13,6%. Tradotto: una capacità di gestire 14 miliardi di crediti deteriorat­i supplement­ari.

Certo è che ora resta da capire come i singoli istituti si muoveranno nel dettaglio. Sul tavolo del re stole opzioni sono due, che nei fatti portano allo stesso risultato( nessun dividendo agli azionisti) ma con modalità diverse per una futura eventuale redistribu­zione e con impatti diversi sul patrimonio. In un caso ai C dala B ce dà la possibilit­à di mantenere la proposta iniziale di distribuzi­onedi dividendi, ma subordinan­done il pagamento a quando le incertezze causate dal Covid-19 saranno venute meno e, comunque, non prima del primo ottobre 2020 e sempre con il placet della B ce. La seconda ipotesi prevede di proporre una modifica alla politica dei dividendi in base alla quale nessun dividendo verrà distribuit­o per l’ esercizio 2019 (che andrebbe così a patrimonio) e sempre però con l’ impegno a distribuir­e le riserve una voltascomp­arsele incertezze causate dal virus e, in ogni caso, non prima di ottobre 2020 e previa convocazio­ne di una nuova assemblea.

Le interlocuz­ioni coni diversi gruppi dei supervisor­i di B ce son ostate frenetiche in queste ore. A decidere oggi sarà Intesa San paolo, che in mattinata riunirà il board.Ca' d eS ass, che peraltro èimpegnata­nell’ Offerta su U bi, aveva messo in rampa di lanci ola distribuzi­one di un dividendo che prevedeva unpay out dell ’80%, per complessiv­i 3,36 miliardi, e nei giorni scorsi aveva confermato l’ intenzione di pagare la cedola. La mossa di B ce ha ovviamente punito il titolo, sceso ieri del 6,12%. Ora difronte al cambio di scenario la banca di Carlo Messina deciderà ilda farsi. Sempre oggi, ad analizzare la situazione saranno anche i cd a di U bi eBancoBpm,poit oc cherà aB per e Credem. Ieri comunque è stata una giornata di passione per tutto il settore, che in Europa ha perso il 3,11%.

A poche o redi distanza dalla B ce, alcuni gruppisi son operò già mossi, in Italia come all' estero. Nella serata di domenica, UniCr ed it ha optato perilr invio delle delibere sui dividendi( paria 0,63 euro pe razione) esulbuybac­k da 463 milioni, rimandando il tutto a una futura nuova assemblea. Nel frattempo la banca guidatadaJ­ean Pier reMus ti ern on intende far mancare alle fondazioni azioniste (che valgono circa il 5% del capitale) le risorse perle erogazioni,e offrirà finanziame­nti senza interessi di importo pari alla cedola mancata. Ad allinearsi a Bce e Bank italia–che ha emanato una raccomanda­zione analogaper­le banche“meno significat­ive ”- sono anche due nomi importanti dell' ass et management, ovvero Banca Medio la nume Banca Generali. Al contrario, Azimut–che è fuori dalla VigilanzaB­c e-proseguirà sulla strada tracciata assicurand­ola distribuzi­one del dividendo previsto (1 euro).

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