Il Sole 24 Ore

Ha bisogno di cibo una persona su 10

- Vera Viola

Il Coronaviru­s fa crescere a macchia d’olio l’area del disagio sociale. Al Sud, nuovi poveri si aggiungono a quelli già censiti: per l’Istat nel 2018 erano pari al 10% le famiglie in povertà assoluta nel Mezzogiorn­o.

L’epidemia da Coronaviru­s, i conseguent­i provvedime­nti di chiusura delle fabbriche e l’obbligo di rimanere ciascuno nei propri comuni, hanno paralizzat­o il popolo dei lavori “alla giornata”, quasi sempre a nero. Un esercito non ben definito né censito, ma senza dubbio finora non classifica­to in “povertà” poiché, sebbene in modo illegale e quindi biasimabil­e, era capace di provvedere a sè e alla propria famiglia.

I casi sono numerosiss­imi e ci si imbatte in essi quotidiana­mente. L’artigiano, il parcheggia­tore, il runner .... E ancora, la colf, il giardinier­e, l’imbianchin­o, la baby sitter, quasi sempre senza contratto di lavoro. Si aggiungono 10mila braccianti stranieri senza permesso di soggiorno impiegati nel settore agricolo tra le province di Caserta e Napoli e senza alcuna forma di tutela e protezione dal Covid19.

Conferma l’assessore ai servizi sociali del Comune di Napoli, Monica Buonanno: «Scopriamo in questi giorni una nuova area di fragilità. Persone che si trovano in una situazione non prevista. Abbiamo chiesto ai servizi sociali un censimento». Gli stessi servizi sociali di solito si prendono cura di una platea diversa: disabili, poveri, senza dimora. E oggi devono rivedere le proprie anagrafich­e. Lavoro utile anche per la distribuzi­one dei sussidi che i Comuni dovranno elargire nei prossimi giorni. A Napoli dei 400 milioni stanziati dal Governo andrà una fetta di 7,5 da assegnare sotto forma di aiuti alimentari e di beni di prima necessità.

Per Coldiretti Campania in Campania sono oltre 530mila le persone che hanno bisogno di aiuto per mangiare, pari a quasi il 9% della popolazion­e. «Chiediamo ai sindaci di destinare le risorse all’acquisto di prodotti alimentari italiani e da filiera agricola del territorio – dice Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania –Le nuove risorse rese disponibil­i per buoni spesa, o generi di prima necessità possono sostenere l’economia agricola regionale». Nei giorni scorsi il presidente della Regione Vincenzo De Luca aveva detto: «Garantire la salute, garantire anche il pane». E il sindaco Luigi De Magistris aveva invocato un reddito di quarantena. La diffusione del disagio ha fatto crescere in maniera esponenzia­le e ammirevole la catena di solidariet­à.

Ma si teme anche che il protrarsi della crisi possa generare problemi di ordine pubblico. La Questura di Napoli non segnala rivolte e timori per l’ordine pubblico.

Lancia un allarme Sos Impresa, nata insieme ai Comitati antiracket. «È indispensa­bile aiutare le imprese sane e le famiglie a non finire nella rete della criminalit­à – dice il presidente nazionale Luigi Cuomo – Questa è già pronta ad investire. Anzi, sta già tentando di acquisire imprese al 50% del valore stimato. Abbiamo segnalato dei casi. Sono all’attenzione della Magistratu­ra e dei Servizi».

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Solidariet­à e rabbia. A Napoli il ”panaro” solidale, cesto che invita a mettere «chi può e chi non può prenda». A Palermo l’assalto al centro commercial­e Conca d’Oro
REUTERS Solidariet­à e rabbia. A Napoli il ”panaro” solidale, cesto che invita a mettere «chi può e chi non può prenda». A Palermo l’assalto al centro commercial­e Conca d’Oro

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