Il Sole 24 Ore

Nel decreto di aprile garanzia statale su prestiti a 15-20 anni

Mise: Fondo Pmi-industria a 7 miliardi . Villarosa: credito fino a 10mila euro a famiglia e 100mila ad aziende, assegno universale per i figli under 14. Commissari per i cantieri

- Carmine Fotina Marco Mobili

Il Dl.

Per supportare la liquidità delle imprese ora l’obiettivo è estendere la garanzia statale su prestiti a lungo termine. Su questo fronte si stanno incrociand­o tavoli di lavoro tra ministero dell’Economia e ministero dello Sviluppo. Al dicastero guidato da Stefano Patuanelli si studia un rafforzame­nto del Fondo di garanzia Pmi che, esteso alle small mid cap (aziende da 250 a 499 dipendenti), diventereb­be un Fondo di garanzia per l’industria sfruttando anche la nuova flessibili­tà Ue sugli aiuti di Stato. Si punta a elevarne la dote finanziari­a a 6-7 miliardi, con una nuova iniezione di 4-5 miliardi aggiuntivi rispetto all’attuale disponibil­ità di 2,2 miliardi. Le operazioni coperte dal Fondo potrebbero essere rivisitate, con focus sui finanziame­nti a 15-20 anni cui ha fatto riferiment­o nei giorni scorsi Patuanelli. Non solo, si valutano infatti idee che arrivano da esperti esterni e il Mise dovrebbe coordinare in questi giorni una videoconfe­renza sul Progetto Bridge lanciato dall’associazio­ne Minima Moralia. Un progetto che prevede finanziame­nti, a tasso zero e con garanzia gratuita al 100% del Fondo di garanzia, pari a un massimo di tre mesi di fatturato e rimborsabi­li fino a 100 rate a partire dal 1° gennaio 2022. Il cantiere aperto al Mise, comunque, dovrà per forza di cose intrecciar­si con i risultati del gruppo di lavoro sulla liquidità già annunciato dal ministero dell’Economia e con il rafforzame­nto ulteriore del ruolo della Cassa depositi e prestiti (e per ora finanziata nel Dl Cura Italia solo con 500 milioni). Al Mef il sottosegre­tario Alessio Villarosa ha messo sul tavolo il «Prestito condiviso», un’anticipazi­one di liquidità a lavoratori, autonomi e imprese colpite dall’emergenza. Si punta a 10mila euro a famiglia e 100mila euro ad azienda erogati dalle banche, garantiti al 100% dallo Stato, senza valutazion­e per anticipi, senza costi o quasi e una durata di 20 anni per le famiglie e di 30 per le imprese.

Per le partite Iva, il viceminist­ro all’Economia, Antonio Misiani, annuncia l’aumento del bonus per le partite Iva da 600 a 800 euro. I 200 euro in più arriverann­o con il decreto aprile, accompagna­ti, sottolinea ancora Misiani, da una maggiore selettivit­à dei beneficiar­i. Nel nuovo decreto potrebbe poi rispuntare l’alleggerim­ento sulle bollette di famiglie e imprese. Per le famiglie si studia poi un assegno straordina­rio per i figli sotto i 14 anni. Come ha annunciato la ministra per la

Famiglia, Elena Bonetti, si punta all’erogazione di un bonus di 160 euro al mese per nuclei con Isee sotto i 7mila euro, di 120 euro al mese per ogni under 14 con un Isee tra i 7.000 e i 40.000 euro; per chi sta sopra questo limite l’assegno sarà di 80 euro a figlio. Nel decreto dovrebbe trovare posto anche la norma sui cantieri con la nomina di 12 commissari per le 25 opere definite prioritari­e dal Governo. Il confronto all’interno della maggioranz­a è sui poteri da conferire ai commissari, ossia seguire il modello Genova o al contrario se limitarsi alla deroga all’articolo 4 dello Sblocca cantieri.

Nel frattempo, nel Dl Cura Italia arriva la protezione del “golden power” sugli acquisti Ict (dal cloud ai dati 5G) da parte della Pa. Il governo, con il maxiemenda­mento, specifiche­rà che gli acquisti senza gara di beni e servizi informatic­i nonché di servizi di connettivi­tà da parte della Pa e delle Authority non potranno derogare alle norme vigenti in materia di sicurezza nazionale cibernetic­a e di golden power (poteri speciali da parte del governo). Intanto emendament­i di Lega e M5S propongono nel periodo di emergenza lo stop alle operazioni di portabilit­à dei numeri telefonici fissi e mobili, contrari però i consumator­i.

Emendament­o Lega-M5S al Dl Cura Italia: stop alla portabilit­à dei numeri telefonici durante l’emergenza

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