Il Sole 24 Ore

Dalla Bce acquisti per 40 miliardi negli ultimi 10 giorni

Obbligazio­ni sovrane e corporate, covered bond, Abs e commercial paper

- Maximilian Cellino

Si è mossa senza indugio la Bce a sostegno dei bilanci degli Stati e delle aziende che hanno emesso debito. Cancellato l’incidente di percorso provocato dalle parole della presidente, Christine Lagarde, nella conferenza stampa dopo il Consiglio del 12 marzo, l’Eurotower si è dedicata senza sosta al piano di riacquisti, che ora somma i 750 miliardi di euro del Pepp (Pandemic emergency purchase programme) ai 120 miliardi già annunciati in quell’occasione e al precedente programma da 20 miliardi al mese riattivato in autunno.

Dai forzieri dell’istituto centrale sono infatti usciti negli ultimi 10 giorni quasi 40 miliardi di euro per rastrellar­e in gran parte titoli di Stato, ma anche obbligazio­ni societarie, covered bond, Abs e, per la prima volta, commercial paper. Mai in passato si era arrivati a una portata simile, a conferma della straordina­rietà della situazione e anche della volontà della Bce di forzare i tempi e anticipare gli effetti di un piano in grado di movimentar­e oltre mille miliardi entro l’anno.

Il dato ufficiale diffuso ieri riguarda gli acquisti effettuati dal 18 al 25 marzo, che sono ulteriorme­nte saliti a 23,6 miliardi dai 17,4 miliardi dei sette giorni precedenti e rispetto a una media settimanal­e che non superava i 6 miliardi prima dell’emergenza coronaviru­s. Quasi 20 miliardi di questi fondi sono stati destinati ai titoli di Stato (erano 13 miliardi la settimana precedente), 1,3 miliardi ai corporate bond, 1,7 miliardi ai covered e 657 milioni agli Abs. Manca però la suddivisio­ne per Paesi, che si potrà conoscere soltanto il 6 aprile, con il riepilogo delle operazioni compiute questo mese.

In questo conteggio non si trovano gli acquisti espressame­nte attivati dal Pepp, iniziati soltanto il giorno successivo alla rilevazion­e. La Bce ha però aggiunto che nelle prime due date utili, giovedì e venerdì scorso, sono stati effettuati ulteriori acquisti per 15,6 miliardi in nome del piano di emergenza annunciato nella notte fra il 18 e il 19 marzo, che hanno riguardato commercial paper per 1,5 miliardi.

Proiettand­o cifre del genere anche sulle settimane a venire, Frederick Ducrozet, di Pictet Wealth Management, arriva a stimare un ammontare di acquisti lordo mensile di 250 miliardi: «Un ritmo simile non sarà sostenibil­e per sempre - avverte l’economista - ma è la conferma della volontà di anticipare i tempi da parte della Bce». Se si ipotizza una destinazio­ne del 70% delle risorse dei diversi programmi all’acquisto dei titoli di Stato e una distribuzi­one in base alle discusse (ma in teoria ancora in vigore) quote di partecipaz­ione al capitale Bce, almeno 100 miliardi potrebbero essere concentrat­i sui BTp, secondo i calcoli di Unicredit Research: sarebbe uno «scudo» di importanza fondamenta­le nel momento in cui il Tesoro dovrà far fronte a un fabbisogno-extra per l’emergenza Covid-19.

Secondo una stima, il ritmo degli interventi potrebbe arrivare a 250 miliardi al mese

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