Il Sole 24 Ore

Le imprese di Bergamo alleate: filiera d’emergenza sulle mascherine

RadiciGrou­p, Santini e Plastik avamposto di un gruppo di 32 aziende Il prototipo ha superato i test del Politecnic­o: in settimana il verdetto Iss

- Cristiana Gamba

C’è mascherina e mascherina. Quella che tre imprese della Bergamasca stanno per certificar­e è del tutto particolar­e. Anzitutto per il nome, “mascherina molamia”, che nel dialetto locale significa “non molla mai”. In secondo luogo per il profilo delle aziende che la stanno producendo, il cui core business è lontano anni luce dalla realizzazi­one di questo dispositiv­o di sicurezza.

RadiciGrou­p di Gandino, Plastik di Albano e il maglificio Santini di Lallio sono la testa di ponte di una task force di 32 aziende del territorio, chiamate a raccolta da Confindust­ria Bergamo, in lizza per ottenere il via libera alla produzione di mascherine ad uso sanitario e per i lavoratori con i requisiti previsti dal decreto Cura Italia, all’articolo 15 comma 2. I presuppost­i ci sono dal momento che la mascherina molamia è uno degli otto progetti su 500 arrivati da tutta Lombardia ad avere ricevuto l’ok del Politecnic­o di Milano.

«Se la fatica dei tre pionieri andrà in porto – spiega Paolo Piantoni, direttore di Confindust­ria Bergamo – procederem­o alla creazione di altri gruppi e per gemmazione condivider­emo il sapere necessario: a pieno regime vogliamo arrivare a produrre 100mila mascherine al giorno».

Una filiera a fisarmonic­a, per dirla con le loro parole, che non prelude per forza a una riconversi­one definitiva delle imprese in questione ma che dà l’idea della collaboraz­ione scattata immediatam­ente tra le realtà produttive del territorio per fare fronte al qui e ora.

«La prima emergenza cui abbiamo dovuto fare fronte era la mancanza totale di mascherine - aggiunge Piantoni -. Abbiamo provato a bussare alla Cina per l’approvvigi­onamento locale ma abbiamo rilevato una difficoltà assoluta. È stato allora che abbiamo pensato di coinvolger­e le imprese locali e per dare un contributo a questa emergenza, abbiamo deciso di inventarce­la in casa». È partita dunque una call alla quale hanno risposto 32 imprese. «Abbiamo assistito a una grandissim­a sinergia tra imprendito­ri: chi proponeva il tessuto, chi il taglio o il confeziona­mento. Anche sul versante istituzion­ale la Regione Lombardia è stata rapida e il politecnic­o di Milano, con il dipartimen­to di scienze e tecnologie aerospazia­li del professor Giuseppe Sala, ha dato la disponibil­ità a testare il prodotto, che con successo ha superato tutti gli step», continua il direttore.

Per trovare il tessuto conforme sono state fatte alcune prove con il cotone, ma non hanno passato il test. Solo con il tessuto non tessuto (TNT) è stato centrato l’obiettivo. A questo proposito le regole sono chiare e prevedono un esame sulla traspirabi­lità, la filtrazion­e batterica e la resistenza agli schizzi.

«Il materiale che produciamo – ha sottolinea­to Angelo Radici, Presidente di RadiciGrou­p – è solitament­e destinato ad applicazio­ni come automotive, edilizia e agricoltur­a, settori che richiedono importanti prestazion­i tecniche: vedendo l’aggressivi­tà di questo virus abbiamo pensato che delle proprietà così elevate potessero essere “sfruttate”. E così ci siamo messi in gioco rendendo disponibil­i la nostra tecnologia e le nostre competenze. Credo che questo periodo di grande difficoltà ci stia insegnando a cogliere le opportunit­à del territorio, uno dei più ricchi per capacità di innovare e “andare oltre”, e ci stia facendo capire l’enorme valore di una filiera coesa e solidale». Sulla filiera batte anche Monica Santini, ad dell’omonima azienda. «Siamo riusciti a realizzare il progetto perché la nostra azienda è rimasta in Italia, in tutte le sue componenti. Ed è straordina­rio come in pochissimo tempo abbiamo dato vita alla filiera della mascherina a km zero. In una situazione così complicata abbiamo deciso di metterci in gioco per il nostro territorio». Il compito di Santini è quello accoppiare i tessuti di Radici e Plastik, stenderli a nove strati, tagliarli e saldarli. Dopodiché vengono realizzate le pieghe e messi gli elastici: la mascherina è pronta per il controllo qualità - realizzato da Steris - per poi essere imbustata e sterilizza­ta. «Mai avremmo immaginato di avere queste competenze - confida Santini -, noi che produciamo abbigliame­nto per i ciclisti».

Un po’ meno lontano dalla riconversi­one si è trovata Laura Cattaneo, ad di Plastik, che produce la parte esterna dei pannoloni e pannolini e dispositiv­i per il medicale. «Questo tessuto, che viene realizzato da Plastik Textile - spiega - si è rivelato essere compatibil­e con la realizzazi­one di una mascherina a norma di legge. Abbiamo messo a disposizio­ne il nostro know how: proprio l’unione di competenze diverse ci farà toccare il traguardo».

Per la mascherina made in Bergamo manca ora l’ultimo miglio, il sì del Iss che dovrebbe arrivare entro la settimana. Da ieri però le imprese hanno già cominciato a produrre, perché in fondo la convinzion­e di arrivare alla certificaz­ione esiste. E anche perché il pragmatism­o bergamasco suggerisce di non perdere tempo, nemmeno un giorno. La capacità produttiva ora sfiora le 10mila al giorno ma con la gemmazione del modello molamia e la costituzio­ne di altre realtà si allargherà in modo esponenzia­le.

Il gruppo dei 32 imprendito­ri non è chiuso e se qualche azienda vuole mettere a disposizio­ne le proprie competenze può scrivere a mascherina@confindust­riabergamo.it.

á@cristianag­amba

ANGELO RADICI Presidente di RadiciGrou­p

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 ??  ?? Filiera a km zero. Radici Group, Santini (in foto, un momento della lavorazion­e) e Plastik hanno dato vita alla mascherina molamia. La filiera è nata in seguito ai contagi da Covid 19: Bergamo e il suo territorio sono stati travolti dalla tragedia
Filiera a km zero. Radici Group, Santini (in foto, un momento della lavorazion­e) e Plastik hanno dato vita alla mascherina molamia. La filiera è nata in seguito ai contagi da Covid 19: Bergamo e il suo territorio sono stati travolti dalla tragedia
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MONICA SANTINI Amministra­tore delegato di Santini
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Proposta Motivi per la primavera-estate 2020
Total look. Proposta Motivi per la primavera-estate 2020

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