Vivendi giura fedeltà a Telecom Italia: «Sì a un impegno di lungo periodo»
Il socio francese non cerca la rivincita su Elliott alla prossima assemblea Oggi closing dell’accordo sulle torri con Vodafone e la nomina del cda Inwit
Vivendi vuole dimostrare di essere un azionista affidabile in Telecom, almeno fintanto che le quotazioni resteranno depresse. La media company transalpina che fa capo a Vincent Bolloré - ha assicurato un portavoce - «conferma il proprio impegno in Tim come investitore di lungo periodo». Una precisazione arrivata dopo la “sorpresa” Elliott, che ha dovuto limare la sua quota dal 9,72% al 6,97% per gli aggiustamenti di portafoglio resisi opportuni alla luce della falcidia delle quotazioni azionarie provocata dall’esplodere della pandemia da corona virus.
In teoria i soci qualificati - come lo è Vivendi, che ha in mano il 23,94% del capitale ordinario avrebbero tempo fino al prossimo 3 aprile per chiedere integrazioni all’ordine del giorno dell’assemblea Telecom del 23 aprile, che comprendono la conferma del presidente Salvatore Rossi e del consigliere in quota francese Frank Cadoret, cooptati nel board nel corso del passato esercizio. Ma, fanno sapere da Parigi, non c’è alcuna intenzione di tentare colpi di mano nella governance, per riportarsi in sella nel consiglio dove i francesi sono stati messi in minoranza dal fondo attivista Usa, né di proporre alcun cambiamento.
Vivendi aveva messo insieme la quota di maggioranza relativa nella compagnia di tlc italiana a un prezzo medio di 1,07 euro, all’epoca senza pagare alcun premio. Sembrava aver fatto un buon affare, ma poi le quotazioni hanno cominciato a franare ed è stato necessario più di un riallineamento. Telecom è precipitata fin sotto i 29 centesimi a metà marzo, e ancora ieri viaggiava intorno ai 36 centesimi per una capitalizzazione delle ordinarie ridotta a circa 5,5 miliardi. La situazione insomma è delicata e suggerisce prudenza.
Intanto però avanza l’operazione delle torri, con la fusione tra la rete italiana di Telecom conferita da tempo in Inwit e le torri di Vodafone nella Penisola. Oggi pomeriggio, dopo il closing dell’operazione, si terrà infatti il cda per l’insediamento del nuovo board e la nomina di presidente e ad. Sarà rinconfermato l’ad uscente Giovanni Ferigo, che ha guidato la società sotto il controllo Telecom, mentre dovrebbe essere nominato presidente Emanuele Tournon, cfo di Vodafone Uk. In arrivo dalla multinazionale inglese anche il nuovo direttore finanziario di Inwit.
La buona notizia per Telecom, Vodafone e gli azionisti di mercato è che da Inwit è arrivata la conferma del maxi-dividendo da 570 milioni. Oggi sarà comunicata la data di stacco della cedola straordinaria da 0,5936 euro per azione a fronte di un prezzo di Borsa ieri salito del 5,27% a 9,895 euro.
Telecom e Vodafone manterranno il controllo congiunto della società delle torri, oggi con una quota paritetica del 37,5%, che potrà scendere al 50% quando sarà possibile chiudere il negoziato per la cessione del 25% ai fondi di private equity. Prima che il virus svuotasse le città erano in corso trattative avanzate con una cordata guidata dal fondo Ardian, trattative di fatto sospese in attesa che si stabilizzi la situazione.