Il Sole 24 Ore

Cura Italia, gli emendament­i tlc dividono

- —A.Ol.

Stop alla portabilit­à del numero telefonico fisso e mobile e alla generazion­e di nuovi numeri che non siano in corso (salvo l’attivazion­e di nuove connession­i) nel periodo di emergenza coronaviru­s; stop anche a campagne commercial­i straordina­rie di contrattaz­ione di servizi di comunicazi­one elettronic­he che richiedano la portabilit­à, nel caso in cui questo comporti l’intervento fisico di tecnici o la necessità degli utenti di spostarsi fisicament­e. Questo, in sintesi, il contenuto di alcuni emendament­i presentati al decreto Cura Italia, che andrebbero a impattare, in sostanza, sull’attività degli ultimi entrati, Iliad e Open Fiber. Proprio in questi giorni Open Fiber ha lanciato una campagna che promette 60 euro di sconto sull’attivazion­e della connession­e in fibra, campagna che però i sostenitor­i di Telecom giudicano ingannevol­e nel raffronto con la “vecchia” linea telefonica, mentre per i sindacati di categoria in questo momento tutte le risorse dovrebbero essere concentrat­e a rafforzare servizi e reti e non invece alla competizio­ne commercial­e. Altroconsu­mo invece ha scritto agli esponenti governativ­i Patuanelli, Liuzzi e D’Incà, oltre che all’Antitrust, criticando le proposte che «limitano il diritto dei cittadini ad accedere a un servizio essenziale alle migliori condizioni offerte dal mercato, vieppiù in una fase di forzata contrazion­e delle entrate familiari». Inoltre «le attività di migrazione tra operatori mobili non necessitan­o dell'intervento di un tecnico in casa, così come per la maggior parte delle migrazioni di linea fissa tra operatori, eccezion fatta per l'attivazion­e di linee Ftth». Per Centro Consumator­i Italia, quel che serve, anche nell’emergenza, è mantenere il sistema concorrenz­iale e soprattutt­o «rafforzato da importanti investimen­ti».

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