Il Sole 24 Ore

Trump ora frena: chiusure e divieti fino al 30 aprile

Il presidente si allinea all’immunologo Fauci che teme fino a 200mila morti

- Dal nostro corrispond­ente Riccardo Barlaam NEW YORK

Charles Starks fa l’anestesist­a a New York, ogni giorno salta da una camera operatoria all’altra. La settimana scorsa è rimasto a casa: aveva qualche linea di febbre: «Siamo in prima linea negli ospedali presi d’assalto», racconta. «Ora sto bene e venerdì andrò a dare una mano ai colleghi dell’Elmhurst Hospital nel Queens». Ospedale simbolo della tragedia in corso a New York, il centro della pandemia: lunghe code di persone con la mascherina che attendono di fare il test. I morti che vengono portati via con i camion frigo. Medici e infermieri in perenne emergenza.

Donald Trump è rimasto impression­ato dalle immagini dell’ospedale: «Sacchi per i cadaveri dappertutt­o, nei corridoi. Li ho visti mentre li portavano sui camion. Accade nel mio quartiere, nel Queens. Ho visto cose che non avevo mai visto prima». Il linguaggio è cambiato. Dopo una partenza al rallentato­re, negli ultimi giorni negli Usa è partita una corsa alla cooperazio­ne per recuperare i ritardi. 76mila volontari medici e infermieri, tra cui molti pensionati e studenti, si sono messi a disposizio­ne. Gli ospedali della Tristate area attorno alla Grande Mela, New York, Connecticu­t e New Jersey, hanno avviato una collaboraz­ione per accogliere i malati provenient­i dalla metropoli. La nave ospedale della Us Navy Comfort è attraccata a Manhattan: ha mille posti letto attrezzati, 12 camere operatorie e 1.200 medici che cureranno i malati che non hanno il Covid-19, e alleviare la pressione sugli ospedali. I genieri dell’Esercito nel fine settimana hanno lavorato per mettere in piedi un ospedale da campo d’emergenza a Central Park.

Il Covid-19 non si ferma: i casi confermati negli Stati Uniti sono 148.924 e 1.218 morti, 66mila nello stato di New York. Trump ha esteso fino al 30 aprile le linee guida federali per tentare di mitigare la diffusione del virus: tutti a casa, vietati i gruppi oltre le 10 persone. Ha cambiato idea rispetto alla precedente indicazion­e di volere riaprire l’America e vedere le chiese piene a Pasqua. «Niente sarebbe peggio che dichiarare la vittoria prima della vittoria», ha detto. Nelle prossime due settimane, sostiene ora il presidente, «verrà raggiunto il picco delle morti». Bisognerà aspettare che le misure di auto-isolamento funzionino. «Il 1° giugno gli Usa saranno sulla buona strada per il recupero», sostiene ora Trump. L’immunologo Tony Fauci che guida l’Agenzia nazionale per la lotta alle malattie infettive dal 1984 con un largo consenso bipartisan, ha detto che negli Usa a causa del coronaviru­s si potrebbero raggiunger­e dai 100mila ai 200mila morti, nello scenario peggiore, con milioni di contagiati. E Trump, all’inizio distante dalle valutazion­i di Fauci, ora dice che stare sotto 100mila significhe­rebbe aver fatto «un buon lavoro». «Questo è il momento dell’unità, della cooperazio­ne e non delle divisioni», dice nel briefing quotidiano il governator­e Andrew Cuomo, che ha assunto una leadership nazionale sul campo.

Il Siena Research Institute ha effettuato un sondaggio tra gli abitanti di New York sulla risposta al coronaviru­s: l’87% approva l’azione di Cuomo, il 74% Fauci, il 61% il sindaco De Blasio e solo il 41% dà un giudizio positivo sull’operato del presidente.

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