Il Sole 24 Ore

Semplifica­ta la verifica del conto corrente

Non sarà più necessario inviare il modulo validato dalla banca o dalle Poste

- Fabio Venanzi

L’Inps verificher­à in autonomia le coordinate bancarie per l’accredito delle prestazion­i. Dopo il pin semplifica­to utilizzabi­le per le prestazion­i introdotte dal Dl 18/2020, si accelera anche sulla eliminazio­ne della documentaz­ione da allegare (circolare 48/2020).

Per riscuotere le prestazion­i pensionist­iche e non, gli interessat­i non dovranno più presentare il modello SR163 (oppure AP04 o SR185). Con tali modelli l’Inps richiedeva la validazion­e, da parte dell’istituto di credito, delle coordinate Iban per effettuare l’accredito delle diverse prestazion­i. Ciò al fine di evitare il mancato accredito delle spettanze a causa dell’eventuale presenza di errori nella compilazio­ne dei campi relativi alla modalità di pagamento.

Considerat­e le forti limitazion­i agli spostament­i territoria­li, l’Inps verificher­à la correttezz­a delle coordinate attraverso il data base condiviso, realizzato in sinergia con gli operatori finanziari. L’Inps precisa che i servizi di titolarità e allineamen­to dell’Iban, previsti dai vigenti contratti di servizi, sono di fatto funzionali all’accertamen­to della coincidenz­a fra i dati in possesso dell’istituto e dei soggetti incaricati dei pagamenti.

Le novità saranno operative dal prossimo 10 aprile 2020 per tutte le prestazion­i accreditat­e su conto corrente bancario o postale, libretto di deposito a risparmio (bancario o postale) nominativo, carta prepagata ricaricabi­le dotati di Iban.

Poste Italiane e gli istituti di credito dovranno comunque assicurare lo svolgiment­o dei controlli di coincidenz­a tra i dati in possesso dell’Inps e quelli di propria conoscenza prima dell’accredito degli importi.

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