Sui social la speranza batte la paura
Sui social la speranza batte la paura: analizzando 7.068.819 conversazioni su Twitter e 60.797 post testuali su Instagram è emerso il trend emozionale dell’ultimo mese. Sotto la lente dell’intelligenza artificiale, della social intelligence e dell’analisi del linguaggio, un’eccezionale mole di informazioni svela l’impatto della pandemia sui canali web.
In Italia, fra le community in rete, da settimane il tema dominante è Covid-19 e tutte le questioni a esso connesse, a cominciare dalle disposizioni del governo: su Twitter il 12 marzo, nel giorno dell’entrata in vigore del decreto #iorestoacasa, si sono raggiunte 119mila interazioni, con un picco di oltre le 342mila. Era l’inizio della quarantena per l’intero territorio nazionale.
L’analisi è stata condotta da Almawave (società del Gruppo Almaviva, specializzata in tecnologie di speech & text recognition) su post e commenti in lingua italiana riferiti al periodo che va dal 24 febbraio al 26 marzo: analizzati dati, classificati termini e parole chiave. Una “Word Cloud” ha riportato il sentiment dominante. Fra le parole più utilizzate, incoraggiamento, resistenza, cultura, solidarietà. Il 48% delle conversazioni raccolte è localizzato nel Nord Italia, il 31% nelle regioni del Centro e il 21% al Sud. Oltre 830mila quelle pubblicate in lingua italiana dall’estero. L’Italia non ha mai abbandonato la speranza, pur consapevole del dramma e della gravità della situazione: dalla lettura dei grafici emerge che, nonostante il dilagare della pandemia, ha superato il senso di paura e di tristezza iniziale, rilevato a partire dal 24 febbraio.
Il Paese confida ora in una soluzione: la spinta positiva si è registrata a marzo e il picco a metà mese. A fare da traino alla speranza sono stati i flashmob e altre iniziative di socialità condivisa (gli applausi alle finestre per medici e infermieri, le canzoni sui balconi). Un atteggiamento che risulta più marcato al Centro Sud, meno nelle regioni settentrionali, molte delle quali segnate dalla forte incidenza di contagi e decessi. «Con questa ricerca - sottolinea Valeria Sandei, amministratore delegato di Almawave - abbiamo cercato di capire, attraverso il ricorso a tecniche di comprensione del linguaggio naturale, come gli italiani stiano vivendo questa emergenza, valorizzando aspetto e tendenze emotive. I social sono un luogo di analisi e di espressione spontaneo e frequentato».