Prima i buoni, poi i controlli
La piattaforma fa capo alla protezione civile che attiva servizi e terzo settore
Si chiama Torino solidale la piattaforma messa in piedi dal Comune di Torino pe raffrontare le difficoltà causate dell’ emergenza sanitaria. Fa capo al numero della Protezione civile (800444004), racco gliele richieste di aiuto e le dirotta ai servizi sociali o alla rete del terzo settore. Le risorsedestinate alla città di Torino dall’ Ordinanza del Capo della Protezione civile, in totale 4,6 milioni, confluiranno in parte in questo sistema e in parte saranno utilizzati come buoni spesa elettronici per acquistare beni alimentarie diprima necessità, spendibili nei supermercati en einegozidivicinato. «Sara nno disponibilientrol afinedi questa settimana» assicura la sindaca Chiara Appendino: sarà necessaria un’ autocertificazione incuisi attestala propria condizione di emergenza per poterliottenere ,mentrei controll isifarannoin un secondo momento. Agiorni, spiega l’assessore al Welfare Sonia Schellino, «sarà disponibileun numero unico e unsito dedicato pera vere informazioni e presenta rerichiesta». Ibuoni saranno distribuiti anche in formato cartaceo e potranno essere utilizzabili all’interno di una rete di esercizi convenzionati. So nooltre 44 milaitorinesi che percepiscono il reddito di cittadinanza secondol’ ultima rilevazione del Comune, con oltre 20 milanuclei familiarico involti. Questa è una prima mappa
della povertà e del disagio in città, a cui si aggiungeranno nuove situazioni di emergenza legate all’ allarme sanitario.Al lare tedi sostegno perle esigenze primarie si affiancala scelta della Città di sospendere il pagamento di una serie di tributi locali. A cominciare dalla Tari sulle utenze domestiche, che segue il provvedimento a favore delle imprese, con lo stop alle prime due rate del 30 aprile e del 29 maggio introdotto da una delibera di Giunta varata ieri. Sospese anche Cosap e Cimp, con pagamenti al 30 giugno. Misure emergenzi ali« necessarie», mac on unapr emessa :« Sono provvedimenti impegnativi perla Città, chiedo a tutti–scrive Chiara Appendi no su Facebook – di avvalersi di tali sospensioni solo in caso di necessità».