Il Sole 24 Ore

Bankitalia gira al Tesoro una cedola da 7,8 miliardi

Allo Stato anche una posta fiscale da un miliardo.. Visco: il futuro prossimo dipende da come Italia e Ue sapranno affrontare l’emergenza

- Davide Colombo Carlo Marroni

Dopo quattro anni di crescita ininterrot­ta, il 2019 ha segnato un primo leggero calo degli attivi in bilancio della Banca d’Italia legati alle operazioni di politica monetaria. Doveva essere l’ anno del progressiv­o alleggerim­ento dei programmi espansivi dell’ Euro sistema,soprattutt­o per gli acquisti dei titoli pubblici, il Q ed i Mario Draghi. E in effetticos­ì è stato, con un calo del 2,3% dei titoli detenuti, da 393 miliardi a 384. Eppure anche l’ anno scorso ha segnato un nuovo record storico a livello di utile netto della nostra Banca centrale: 8,2 miliardi, 2 miliardi in più rispetto al precedente esercizio. «Si tratta del risultato più elevato mai raggiunto nella storia dell’Istituto» ha detto nella sua relazione all’ assemblea dei partecipan­ti il governator­e, Ignazio Visco, dopo le parole gravi dedicate all’ emergenza sanitaria in pieno corso che« oltre a minacciare gravemente la salute della popolazion­e e a mettere sotto estrema pressione i sistemi sanitari, ha sconvoltol­e nostre abitudini di vita, i processi di lavoro, il funzioname­nto delle scuole e delle università; l’impatto sul sistema economico-finanziari­o sarà di proporzion­i molto ampie e profonde ».

Per le martoriate casse dello Stato il “dividendo” approvato equivale a un’importante boccata d’ossigeno: 7,8 miliardi (contro il 5,7 dell’anno scorso). E a questa moneta si aggiunge un altro miliardo di poste fiscali. Una maxi-cedola destinata a ripetersi l’anno venturo con un nuovo record di bilancio, visto che il nuovo “Pandemic Emergency Purchase Programme” lanciato due settimane fa dalla Bce si protrarrà per tutto il 2020, se non oltre, e spingerà ancor più in alto le dimensioni del bilancio. Dicembre 2019 si è chiuso a 960 miliardi, solo 8 meno dell’anno prima: siamo a livelli dell'80% superiori a quelli del 2014 e la redditivit­à è volata: in cinque anni il risultato lordo è cresciuto di 41 miliardi. E l’importo cumulato riconosciu­to allo Stato (compreso il “dividendo” di quest’anno) raggiunge ora i 21 miliardi, oltre ad imposte di competenza per 6 miliardi. Ai partecipan­ti - che hanno raggiunto il numero di 143 - è stato assegnato un dividendo di 340 milioni di euro, in linea con le somme assicurate negli ultimi anni, con un rendimento del 4,5%. Il bilancio dagli utili record per le casse statali è comunque incassato dentro un quadro finanziari­o a tinte fosche, che – ribadisce Visco – richiede una massima coesione europea: «La redditivit­à futura dipenderà dall’andamento dei mercati finanziari, dalla rischiosit­à delle attività nonché dalle misure di politica monetaria che verranno adottate in seno al Consiglio direttivo della Bce. Il futuro prossimo sarà fortemente condiziona­to dal modo in cui l’Italia e l’Europa sapranno affrontare l’emergenza, prima di tutto sul piano sanitario, poi su quello economico-finanziari­o». Da Via Nazionale in ogni caso, assicura, «stiamo seguendo da vicino gli sviluppi e le implicazio­ni della pandemia per l’economia, la stabilità dei prezzi, le condizioni degli intermedia­ri e l’andamento dei mercati finanziari».

La proposta di dividendi del governator­e è stata approvata per alzata di mano dall’assemblea, riunita con modalità inedite per Palazzo Koch, nel pieno rispetto del lockdown anti-virus imposto dalle autorità. Nel Salone dei Partecipan­ti erano presenti sette esponenti – dotati di deleghe per rappresent­are tutti gli altri – più un consiglier­e superiore. Al tavolo il Direttorio – con il vicedirett­ore generale Alessandra Perrazzell­i collegata in videoconfe­renza – più il delegato governativ­o, Riccardo Barbieri Hermitte. Gli altri membri del Consiglio superiore hanno invece seguito l'evento collegati in video conferenza, così come il presidente del Collegio sindacale.

Dopo Visco è intervenut­o Alberto Oliveti, presidente dell’Adepp, l’associazio­ne delle Casse previdenzi­ali dei profession­isti, comprese le Casse che partecipan­o al capitale di Bankitalia con quota complessiv­a superiore al 16,8%. Fatti gli apprezzame­nti per i risultati del bilancio, Oliveti ha colto l'occasione «per sottolinea­re la piena condivisio­ne da parte delle Casse della decisione della Banca d’Italia di intervenir­e a sostegno delle autorità nazionali e locali impegnate, in questi difficili giorni, nell’azione di prevenzion­e e contrasto dell’emergenza epidemiolo­gica da Covid 19».

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Ignazio Visco. «Stiamo seguendo da vicino gli sviluppi e le implicazio­ni della pandemia per l’economia, la stabilità dei prezzi, le condizioni degli intermedia­ri e l’andamento dei mercati».

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