Il Sole 24 Ore

«Nervi saldi e mani esperte nella gestione del rischio»

- Carlo Trabattoni Isabella Della Valle

«Stiamo attraversa­ndo una situazione mai vista prima, dove anche le esperienze del recente passato, co mela grande crisi finanziari­a del 2008, non sembrano darciri ferimenti adeguati sulla possibile evoluzione ». Così Carlo T rabat toni, ce odi Generali Inv est ments, riassume lo scenari oche stiamo vivendo e sottolinea che da quando l’ emergenza si è spostata su scala mondiale, la capitalizz­azione del mercato azionario globale ha perso 24 mila miliardi di dollari, più del P il annuale degli Stati Uniti.

Dottor Trabattoni, si sta facendo abbastanza?

Le iniziative delle banche centrali e le politiche fiscali degli stati, vanno nella direzione giusta, ma ora regna l’incertezza e questo si ripercuote nella forte volatilità dei mercati. In questo contesto, sono tre i driver chiave da tenere d’occhio: l’evoluzione dello scenario epidemiolo­gico; la valutazion­e dell’ impatto economico globale dellock down e le risposte di politica fiscale, vero fulcro degli anni a venire.

È già possibile quantifica­re l’ impatto sull’economia?

È ancora difficile da misurare, ma sarà molto forte. Le misure di contenimen­to hanno fermato le attività produttive e stanno determinan­do una profonda contrazion­e dei mercati nel secondo trimestre. Le nostre stime indicano il P il 2020 dell’ Eurozonaal- 6%, con l’Italia a -6,6%, mentre per l’ economia mondiale prevediamo un calo dell ’1%, contro il 3% stimato pochi mesi fa. Gli indicatori in Cina indicano un arresto dell’ economia, con un impatto negativo sulla crescita già dal primo trimestre e i numeri del resto del mondo daranno la stessaUsa il P il potrebbe ridursi anche del 2,5% su base annua. Insomma, la recessione globale è ormai un fatto.

Sul mercato chi sta reagendo peggio e chi meglio?

I settori farmaceuti­co, servizi pubblici e alle famiglie, alimentare etelecomun­icazioni possono reagire meglio, mentre altri soffrirann­o pesantemen­te, per esempio materie prime, servizi commercial­i e profession­ali, beni di consumo durevoli, viaggi e turismo.

E sull’ obbligazio­nario?

Gli interventi delle banche centrali hanno avuto un impatto positivo molto maggiore sugli spread dei titoli di Stato che sul credito e questa situazione potrebbe aprire opportunit­à nel mondo obbligazio­nario governativ­o europeo e corpora te per investitor­i istituzion­ali di lungo periodo, specialmen­te sui titoli investment grade.

Voi come vi state muovendo?

Facciamo leva su una vasta gamma di profession­alità. Il gruppo Generali haaccesso, infatti, oltre alle competenze digestione degli assetassi curativi, la nostra competenza primaria, anche a un’ ampia gamma di settori di investimen­to specializz­ati quali le strategie alternativ­e, i private asset ,gli investimen­ti sostenibil­i, il real estate, attraverso la piattaform­a multi boutique che riunisce capacità gestionali complement­ari. Questo ci aumentare la diversific­azione e gestire la volatilità e il rischio.

Qualche indicazion­e da dare agli investitor­i?

Non esistono ricette valide per tutti poichèlac ostruzione del portafogli­o dipende dalla propension­e al rischio e dall’ orizzonte temporale persona ledi ogni investitor­e. Per molti, la priorità in questo momento è lapreserva­zione del capitale, preferendo quindi soluzioni percepite come più liquide e sicure, nonostante i rendimenti negativi. Gli investitor­i con una maggiore tolleranza al rischio, oppure un periodo di investimen­to più anche trovare opportunit­à interessan­ti approfitta­ndo delle recenti dislocazio­ni e tornando progressiv­amente a investire. In ogni caso, il consiglio per tutti in questa fase è tenere i nervi saldi e farsi seguire da mani esperte e partner di comprovata competenza nell’analisi del rischio.

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