«Nervi saldi e mani esperte nella gestione del rischio»
«Stiamo attraversando una situazione mai vista prima, dove anche le esperienze del recente passato, co mela grande crisi finanziaria del 2008, non sembrano darciri ferimenti adeguati sulla possibile evoluzione ». Così Carlo T rabat toni, ce odi Generali Inv est ments, riassume lo scenari oche stiamo vivendo e sottolinea che da quando l’ emergenza si è spostata su scala mondiale, la capitalizzazione del mercato azionario globale ha perso 24 mila miliardi di dollari, più del P il annuale degli Stati Uniti.
Dottor Trabattoni, si sta facendo abbastanza?
Le iniziative delle banche centrali e le politiche fiscali degli stati, vanno nella direzione giusta, ma ora regna l’incertezza e questo si ripercuote nella forte volatilità dei mercati. In questo contesto, sono tre i driver chiave da tenere d’occhio: l’evoluzione dello scenario epidemiologico; la valutazione dell’ impatto economico globale dellock down e le risposte di politica fiscale, vero fulcro degli anni a venire.
È già possibile quantificare l’ impatto sull’economia?
È ancora difficile da misurare, ma sarà molto forte. Le misure di contenimento hanno fermato le attività produttive e stanno determinando una profonda contrazione dei mercati nel secondo trimestre. Le nostre stime indicano il P il 2020 dell’ Eurozonaal- 6%, con l’Italia a -6,6%, mentre per l’ economia mondiale prevediamo un calo dell ’1%, contro il 3% stimato pochi mesi fa. Gli indicatori in Cina indicano un arresto dell’ economia, con un impatto negativo sulla crescita già dal primo trimestre e i numeri del resto del mondo daranno la stessaUsa il P il potrebbe ridursi anche del 2,5% su base annua. Insomma, la recessione globale è ormai un fatto.
Sul mercato chi sta reagendo peggio e chi meglio?
I settori farmaceutico, servizi pubblici e alle famiglie, alimentare etelecomunicazioni possono reagire meglio, mentre altri soffriranno pesantemente, per esempio materie prime, servizi commerciali e professionali, beni di consumo durevoli, viaggi e turismo.
E sull’ obbligazionario?
Gli interventi delle banche centrali hanno avuto un impatto positivo molto maggiore sugli spread dei titoli di Stato che sul credito e questa situazione potrebbe aprire opportunità nel mondo obbligazionario governativo europeo e corpora te per investitori istituzionali di lungo periodo, specialmente sui titoli investment grade.
Voi come vi state muovendo?
Facciamo leva su una vasta gamma di professionalità. Il gruppo Generali haaccesso, infatti, oltre alle competenze digestione degli assetassi curativi, la nostra competenza primaria, anche a un’ ampia gamma di settori di investimento specializzati quali le strategie alternative, i private asset ,gli investimenti sostenibili, il real estate, attraverso la piattaforma multi boutique che riunisce capacità gestionali complementari. Questo ci aumentare la diversificazione e gestire la volatilità e il rischio.
Qualche indicazione da dare agli investitori?
Non esistono ricette valide per tutti poichèlac ostruzione del portafoglio dipende dalla propensione al rischio e dall’ orizzonte temporale persona ledi ogni investitore. Per molti, la priorità in questo momento è lapreservazione del capitale, preferendo quindi soluzioni percepite come più liquide e sicure, nonostante i rendimenti negativi. Gli investitori con una maggiore tolleranza al rischio, oppure un periodo di investimento più anche trovare opportunità interessanti approfittando delle recenti dislocazioni e tornando progressivamente a investire. In ogni caso, il consiglio per tutti in questa fase è tenere i nervi saldi e farsi seguire da mani esperte e partner di comprovata competenza nell’analisi del rischio.