Emilia, nasce il polo delle visiere scudo
Unindustria Reggio aiuta le Pmi Nannini e Raleri nella produzione di occhiali
A una settimana dal progetto “sistema Emilia” per produrre su grande scala mascherine chirurgiche e raggiungere l’ autosufficienza nella fase più emergenzial ed ell’ epidemia Covid-19,p arte da Reggio Emilia una nuova iniziativa di squadra, frutto di una rapida riconversione industriale, questa volta per produrre occhiali e visiere perla protezione individuale. Protagoniste duePm id ell’ ot tic a,Nan nini I tali anQuality( marchio storico reggiano degli occhiali tecnici per piloti di auto moto) eR al eri( giovane azienda bolognese di tecnologie ottiche per lo sport) con Unindustria Reggio Emilia nel ruolo di coordinatore, Regione Emilia-Romagna e Tecno polo di Mirandola, il più importantehub europeodei dispositivi monouso. La partnership è nata una decina di giorni fa e dopo una rapidia fase progettuale e la realizzazione di prototipi perl’ approvazionee la certificazione( già ottenuta) da oggi 1 aprile si tradurrà nella produzione di 900 occhiali protettivi al giorno, che diventeranno 3.500 a partire da metà aprile, e 1.500-2 mila visiere protettive al giorno, tutto 100% made in Italy,convo lumi in crescita nel brevissimo periodo grazie a una architettura produttiva che inizia negli stabilimenti di Ra le ria Bologna ed iN ann inia Reggio Emilia, ma che coinvolgerà anche altre imprese provenienti da sfili ere diverse« Questo secondo progetto confermala capacità straordinaria del nostro territorio di fare network inge di valorizzare competenzee produzioni locali per rispondere ai bisogni della collettività, grazie alla grande sensibilità dei nostri imprenditori per il ruolo sociale che svolgono e alla capacità del sistema associativo di far dialogare i diversi soggetti di questo ecosistema – sottolinea Fabio Storchi, presidente di Un industria Reggio Emilia-. Si aN an nini che Ra le risono guidate da giovani manager abituati a lavorare sui mercati globali con prodotti non solo funzionali ma belli, con alto contenuto di ricerca e design italiano. Fino a poche settimane fa esportavano i loro occhiali hi-tech alla stessa Cina da cui oggi compriamola gran pare del materiale sanitario per fronteggiare l’ emergenza Corona virus. Oggi è in atto una svolta industriale che non penso sarà temporanea, perché sulla scia di quanto ci sta chiedendo anche la stessa Regione, sarà sempre più strategica la capacità di produrre in loco i presidi medici e sanitari chef in qui abbiamo demandando ai Paesi lo wc ost ».« Siamo stati contattati una decina di giorni fa dal comando reggiano dei Vigili del Fuoco che chiedeva la fornitura urgente di occhiali protettivi -spiegano i due soci dell’ impr es aN an nini, Davide Degl’ IncertiTo cci e Alberto Galli nari -. Capiamo che per rispondere a una commessa così particolare, che per modi e tempi va aldilà della gamma finora realizzata, serve dare vita a una fa sedi progettazione e valutazione tecnica nuova ». Da qui il primo contatto con Un industria e poi con la Sanità regionale da cui emerge una grossa necessità anche di visiere copri volto, che porta a collaborare con Raleri.