Apep: così le Casse possono finanziare su misura i professionisti
L’indennitàdi600euroafavoredellepartiteIvarappresenta ilprimoesperimento,purinuncontestodiineditaeccezionalità, di applicazione di uno strumento di sostegno al reddito afavoredeilavoratoriautonomiedeiprofessionistidelnostro Paese.Adifferenzadeitradizionalisistemipropridellavoro dipendente(cassaintegrazione,Naspi)ediquelloparasubordinato(Discoll),dovel’individuazionedelbeneficiarioècorrelataallacontinuitàlavorativa,perlepartiteIvasiponeilproblemadiindividuarneimiglioricriteridiaccesso.Ancheperchéuninterventoapioggiasconterebbeduecontraddizioni difficilmentesuperabili:laprimadinaturaetica(attribuzione dellamedesimaprovvistaperfronteggiarebisognidiversi), lasecondalegataalrapportotraentitàdellerisorseimpegnate (per definizione limitate) ed efficacia del singolo impiego.
Ma il punto centrale è un altro: posto che il blocco delle attività economiche si sta riflettendo non soltanto sulla capacità reddituale dei professionisti, ma piuttosto sulla loro capacità finanziaria, può essere il sostegno al reddito diffuso e limitato (nel senso che più è ampia la platea meno efficace sarà sul singolo) il migliore strumento per garantire l’operatività e la tenuta degli studi professionali?
Anostroavvisono:se600(omilleo2mila)eurocostituisconounristoroutileperlemicropartiteIvaabassissimoreddito, è evidente che studi professionali piccoli o medio piccoli necessitano, nel brevissimo periodo, della disponibilità di ben altriimportiperfarfronteall’interruzionedegliincassi.Piùche unostrumentoreddituale,quindi,occorreunbazookafinanziariocapacedigarantireilprontoimpiegodirisorsesignificative.Intalsensooccorreconsiderareche,adifferenzadeilavoratoridipendenti,iliberiprofessionisti manifestano situazioni ed esigenze variegate.
Si pensi all’applicazione di un anticipo finanziario a garanzia pensionistica, sebbene con finalità ben diverse da quelle previste dall’Ape volontario. La platea dell’Apep - l’assegno a garanzia pensionistica per i professionisti, si potrebbe chiamare così - dovrebbe essere infatti aperta a tutti gli iscritti alle Casse, senza limiti di età, mentre l’importo dovrebbe essere parametrato agli ultimi indicatori reddituali ufficiali.
L’erogazione potrebbe essere diretta o a mezzo di intermediari finanziari (con assicurazione da rischio di premorienza e con tutela della reversibilità). La restituzione potrà avvenirecondecurtazionefuturadall’assegnopensionistico (perlecoortipiùadulte)oconun’integrazioneneltempodei futuriobblighicontributivi(perlecoortipiùgiovani)oamezzodiunsistemamisto,considerando,chiaramente,unaprevisionediestinzioneanticipata.Pertantolagaranziaprincipale consisterebbe nello stesso accumulo previdenziale del singoloprofessionista.Ilcostofinanziariosarebbesopportabile,inquantoparametratoaimancatirendimentinettidegli investimenti delle Casse, e potrebbe essere sostenuto dallo Statoamezzodiunaridottariduzionesull’esosaeiniquaaliquota fiscale ora applicata (26%).
Lesimulazionifinanziarieevidenzianol’assolutasostenibilità della misura (ad esempio 12 rate mensili da mille euro generanounimportodicirca210euromensilidarestituirein cinque anni; tale importo si riduce a circa 110 euro in caso di applicazionedecennale).Dataunaconfigurazionediquesto tipo,l’applicazionepotràdifferireinbaseallecaratteristiche regolamentaridellesingoleCasse(saràpiùsempliceelineare per chi opera in contributivo).
LoStatopotrebbeintervenireancheconunsistemafinanziariodiprotezionerivoltosoprattuttoallecoortideipiùgiovani, controgarantendo, ad esempio, il differenziale tra il montantecontributivomaturatoequantoerogato(incasodi segnonegativo)ounasuccessivarimodulazionedell’anticipo.
Il modello Ape: poche risorse possono fare da leva a prestiti ingenti a tasso zero