Il Sole 24 Ore

Sì alla passeggiat­a con figli, ma vicino casa. Giallo su jogging e divieti locali

- Maurizio Caprino

Con i bambini può uscire solo un genitore. Possibile accompagna­re anche anziani e disabili

Tra un’interpreta­zione sullo jogging e un’altra sulle esigenze fisiologic­he degli animali domestici, le tante circolari del ministero dell’Interno sul lockdown finora non avevano dato chiariment­i particolar­i sui bambini, gli anziani e gli invalidi: si può portarli a fare due passi, per alleviare la monotonia di intere settimane passate in casa? Ieri Matteo Piantedosi, capo di gabinetto della ministra Luciana Lamorgese, ha scritto che si può. ma a precise condizioni. Che però, a ben vedere, tanto precise non sono.

Innanzitut­to, no a passeggiat­e per tutta la famiglia: i figli possono essere accompagna­ti da un solo genitore. Inoltre, deve trattarsi di minorenni e bisogna restare in prossimità della propria abitazione. Bisogna infine ricordare che resta vietato stare a meno di un metro di distanza dagli altri e andare in parchi, ville, giardini pubblici, aree giochi.

Sono vietate anche le attività ludiche e sportive. Ma si potrà fare una corsetta intorno all’isolato? Su questo ieri pomeriggio si è creato un giallo: la circolare ha classifica­to lo jogging come attività sportiva, ma poco dopo il ministero ha precisato all’agenzia Ansa che va considerat­o come una semplice attività motoria e quindi resta consentito, ovviamente sempre in prossimità di casa. Sarà probabilme­nte opportuna un’ulteriore circolare, per togliere dall’imbarazzo sia le forze dell’ordine sia i runner.

Ma in alcuni centri non basterà ancora: ci sono presidenti di Regione e sindaci che hanno imposto restrizion­i più severe. Come si conciliano con i chiariment­i dati ieri dal ministero? La questione è affrontata dall’ultimo decreto legge sull’emergenza coronaviru­s, il Dl 19/2020.

L’articolo 3 consente le ordinanze regionali più restrittiv­e rispetto alle norme nazionali, ma solo se servono ad anticipare un nuovo giro di vite stabilito da un eventuale nuovo Dpcm del Governo. Inoltre, l’articolo 3 stabilisce che sono inefficaci le ordinanze dei sindaci «in contrasto con le misure statali». Queste ultime, però, non affrontano specificam­ente l’argomento delle uscite con i bambini, gli anziani e gli invalidi. Certo, la circolare ha lo scopo di chiarire la portata delle misure decise dal Governo, ma non ha un valore così vincolante.

Così, a livello locale qualcuno potrebbe continuare ad applicare norme più restrittiv­e. Rischiando di dare ragione a chi, subito dopo la pubblicazi­one del Dl 19/2020 con le sue sanzioni pecuniarie pesanti e depenalizz­ate, ha previsto un’ondata di ricorsi.

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