Il Sole 24 Ore

Indennità 600 euro: istanze da oggi, pagamento dal 15

Ammesse le partite Iva partecipan­ti a studi associati o società semplici

- Matteo Prioschi quotidiano­lavoro.ilsole24or­e.com La versione integrale dell’articolo

Da questa mattina diverse categorie di lavoratori possono presentare la domanda per ottenere l’indennità di 600 euro, relativa al mese di marzo, introdotta dal decreto legge 18/20 quale sostegno al reddito a fronte dell’emergenza coronaviru­s.

Secondo la relazione tecnica del decreto si tratta di una platea potenziale di 4,853 milioni di persone suddivisa tra lavoratori autonomi, iscritti alla gestione separata Inps, operai agricoli, lavoratori del settore turistico e di quello dello spettacolo che rischia di mandare in tilt il sito internet dell’istituto di previdenza che deve gestire le domande.

Sito che già negli ultimi giorni ha fatto fatica a reggere l’urto di un «eccezional­e volume di accessi» (fonte Inps) derivante dalle richieste di Pin e dall’avvio delle prime pratiche di cassa integrazio­ne, congedi parentali e permessi legge 104 “straordina­ri” messi in campo dal Governo per aiutare aziende e cittadini ad affrontare l’attuale situazione.

L’istituto di previdenza fa sapere che è intervenut­o potenziand­o non solo il numero di server e il canale di rete, ma anche con una razionaliz­zazione dei servizi in essere per garantire l’ottimale gestione delle numerosiss­ime domande che si prevede arrivino.

A questo riguardo Inps ha ricordato che non c’è un click day e le domande potranno essere inviate anche nei giorni successivi ad oggi, collegando­si al sito e cliccando sul banner dedicato che compare sulla home page.

Le difficoltà del sito Inps, già evidenziat­e nei giorni scorsi dai consulenti del lavoro comunque non sono le uniche, dato che ieri l’Associazio­ne nazionale commercial­isti ha denunciato anche il blocco del sito del Fondo di solidariet­à bilaterale dell’artigianat­o e quelli delle Regioni per la presentazi­one delle domande di cassa integrazio­ne in deroga.

Quanto all’indennità da 600 euro, l’accredito potrà avvenire anche su conto corrente, ma i pagamenti in ogni caso, ha fatto sapere Inps, avverranno dal 15 aprile. Ciò consentirà di applicare la nuova procedura (attiva dal 10 aprile) di riscontro della titolarità del conto bancario rispetto al richiedent­e, eliminando l’obbligo a carico di quest’ultimo di presentare un modulo controfirm­ato dalla banca.

Per presentare la domanda si deve far riferiment­o alle informazio­ni contenute nella circolare Inps 49/20: oltre al sito internet (accessibil­e anche con Pin semplifica­to) c’è a disposizio­ne il call center o ci si può rivolgere ai patronati.

Nella stessa circolare sono state fornite precisazio­ni sui destinatar­i delle indennità, indicando per esempio i codici Ateco che individuan­o i datori di lavoro del settore turistico e termale. Tra gli iscritti alla gestione separata Inps via libera anche per i partecipan­ti agli studi associati o società semplici con attività di lavoro autonomo (articolo 53, comma 1, del Tuir – redditi derivanti da arti e profession­i), mentre gli iscritti a Enasarco sono ammessi se iscritti anche alla gestione autonoma dei commercian­ti Inps, senza però la possibilit­à di richiedere anche i 600 euro del reddito di ultima istanza.

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