Cassa integrazione con causale Covid allungata di 1-2 mesi
Per stringere sui tempi di pagamento saranno le banche ad anticipare le somme ai lavoratori
COM’É
Viene introdotta una causale speciale Covid-19 per i datori di lavoro che sospendono o riducono l’attività lavorativa a causa del coronavirus per la concessione del trattamento ordinario di integrazione o di accesso all’assegno ordinario per il periodo decorrente dal 23 febbraio, per una durata massima di 9 settimane (entro il mese di agosto 2020). In virtù di questa causale, vengono assicurate procedure “semplificate”.
Resta l’informazione, la consultazione e l’esame congiunto che devono essere svolti anche in via telematica entro i tre giorni successivi a quello della comunicazione preventiva di trattamento ordinario di integrazione salariale e assegno ordinario. Si rafforza il Fondo di integrazione salariale (Fis) con l’estensione dell’assegno ordinario anche alle aziende tra 5 e 15 dipendenti e il pagamento diretto della prestazione da parte dell’Inps. Sono assegnati 1,4 miliardi per le due misure.
Inoltre le aziende che hanno in corso un trattamento di integrazione salariale straordinario possono presentare domanda di concessione del trattamento ordinario, con uno stanziamento di 338 milioni.
Con la stessa causale si estende la cassa in deroga alle microimprese, inclusi i datori di lavoro agricoli, del terzo settore, compresi gli enti religiosi, previo accordo che può essere concluso in via telematica con i sindacati più rappresentativi a livello nazionale, per un periodo non superiore alle 9 settimane, con uno stanziamento di 3,3 miliardi. In tutto, si coprono 9,8 milioni di lavoratori.
COME SARÀ
La platea a oggi potenzialmente coinvolta dalla nuova cassa integrazione d’emergenza è pari a 9,8 milioni di lavoratori, di questi 7,2 milioni possono contare sugli strumenti “ordinari”, i restanti 2,6 milioni sulla reintroduzione della cassa integrazione in deroga.
I nuovi sussidi durano al massimo fino a nove settimane, possono essere fruiti con decorrenza dallo scorso 23 aprile, fino alla fine di luglio. Tuttavia il governo, come annunciato dal ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, nel decreto di aprile intende rifinanziare le misure per gli ammortizzatori sociali, estendendo il periodo di tempo. L’ipotesi è di aggiungere 10 miliardi, allungando la copertura probabilmente di uno o due mensilità. Gli effetti della crisi, infatti, continueranno a farsi sentire almeno fino all’estate, in termini di sospensioni di attività che richiedano l’attivazione di strumenti di sostegno al reddito. Per stringere sui tempi di pagamento dei trattamenti di integrazione al reddito - i consulenti del lavoro hanno calcolato in due mesi la durata della procedura - la convenzione firmata da Abi e parti sociali affida alle banche l’anticipazione delle somme ai lavoratori, con il saldo del debito da parte dell’Inps che verserà il corrispettivo del trattamento agli istituti di credito. Questa accelerazione nei pagamenti potrà essere prorogata anche oltre le 9 settimane di durata dell’attuale causale speciale per Covid-19, se il governo deciderà di confermare gli interventi straordinari sugli ammortizzatori, come appare intenzionato a fare nel decreto di aprile.