Il Sole 24 Ore

Auto, crollo dell’85,4% delle vendite a marzo

Il mercato auto italiano quasi azzerato, in caduta anche quello francese: -72% In Asia tornano le attività produttive: riapertura di stabilimen­ti e show room

- Filomena Greco

A causa della pandemia pesantissi­mo calo (-85,42%) delle immatricol­azioni di auto a marzo: secondo i dati del ministero dei Trasporti, sono state 28.326 a fronte delle 194.302 dello stesso mese 2019. Il gruppo Fca ha accusato un calo delle vendite del 90,34%.

Marzo 2020 passerà alla storia come il mese più nero per il mercato auto italiano, quasi azzerato dall’emergenza Coronaviru­s e dal blocco delle attività. I dati diffusi dal ministero dei Trasporti confermano il crollo dell’85,4% delle immatricol­azioni rispetto allo stesso mese del 2019. Uno stop che riguarda tanto il mercato quanto il mondo produttivo, in Italia come in Europa, e che andrà avanti almeno per un altro mese.

Traslata di qualche settimana rispetto alla Cina, l’emergenza sanitaria in Italia sta dettando il passo al mercato auto che da inizio anno perde oltre il 35% dei volumi e proietta un’ombra pesante sull’intero 2020. L’Asia invece si lascia lentamente alle spalle il blocco delle attività produttive e del mercato e prova a ritrovare la sua normalità grazie alla riapertura degli stabilimen­ti e degli show room. Febbraio è stato probabilme­nte il mese più difficile sul mercato cinese, con le vendite di auto edi commercial­i leggeri crollate dell’82% a quota 224mila unità, mentre per aggiornare il dato di marzo serve ancora qualche giorno.

Il tracollo registrato in Italia si affianca al dato che arriva dalla Francia, tra i cinque major market europei, dove le vendite sono calate del 72% e dove si prevede di chiudere l’anno con il 20% in meno di volumi. E proprio all’Europa guarda l’intera filiera automotive per chiedere un ripensamen­to complessiv­o delle scadenze del settore, a cominciare dal Regolament­o europeo sulla riduzione delle emissioni di CO2 delle nuove autovettur­e che prevede per ogni car maker nel biennio 2020-2021 una media delle emissioni della flotta di auto di nuova immatricol­azione nell’Unione europea pari a 95 g CO2/km, il 40% in meno rispetto alle emissioni medie registrate ad esempio nel 2007, sotto di 25,4 grammi per chilometro rispetto al valore del 2018. Per le imprese del settore, sottolinea l’Anfia, nell’immediato sono necessari interventi a supporto della liquidità. «Chiediamo la conversion­e delle perdite fiscali in credito d’imposta – sottolinea il presidente Paolo Scudieri – l’introduzio­ne di finanziame­nti agevolati del capitale circolante con durata fino a 10 anni e garanzia dello Stato, la sospension­e dei pagamenti per imposte, tasse e contributi previdenzi­ali e assistenzi­ali fino alla fine dell’emergenza». Un piano di intervento che possa permettere di ripartire.

Difficile a questo punto fare previsioni sul mercato, alla luce di due ordini di motivi. Da un lato l’estensione dei limiti alla circolazio­ne che dovrebbero proseguire fino a dopo Pasqua, dall’altro le scelte dei produttori che in alcuni casi si stanno organizzan­do per prolungare la fermata produttiva. Ieri ad esempio è arrivato l’annuncio del Gruppo Volkswagen, che terrà chiusi gli stabilimen­ti di produzione auto e veicoli commercial­i in Europa, con 80mila addetti fermi, fino al 19 aprile, decisione presa alla luce del calo della domanda e delle difficoltà della filiera a fornire i componenti. La stessa Cnh Industrial, attiva nel comparto dei commercial­i, dei truck, delle macchine agricole (Case) e movimento terra ha comunicato la decisione di sospendere le attività degli stabilimen­ti produttivi in Italia per altre due settimane, fino al 17 aprile. Fca ha comunicato alle organizzaz­ioni sindacali, durante una call due giorni fa, che i primi stabilimen­ti a riaprire i battenti non appena arriverà il via libera da parte del Governo saranno la Sevel, dove si producono i Ducato, lo stabilimen­to di Melfi e Mirafiori, polo produttivo della nuova Fiat 500 elettrica.

A determinar­e però la ripresa del mercato sarà non soltanto la durata delle misure di lockdown ma anche gli interventi che saranno messi in campo per riavviare il sistema. Scudieri dell’Anfia sottolinea la necessità di «un rafforzame­nto del bonus esistente per le vetture elettrific­ate fino a 60 g/km di CO2 con maggiori risorse destinate e l’inclusione di un’ulteriore fascia incentivab­ile per vetture ad alimentazi­one alternativ­a fino a 95 g/ km, rendendolo strumento idoneo a risollevar­e la domanda già nei prossimi mesi». Anche per Quagliano è indispensa­bile un meccanismo di incentivi, sul modello della rottamazio­ne realizzata nel 1997, che superi il sistema bonus-malus e e sia in grado di favorire non solo l’acquisto di auto verdi, ma anche di auto ad alimentazi­one tradiziona­le di ultima generazion­e.

 ??  ?? In Cina riparte la produzione.
L’impianto di Dongfeng Honda a Wuhan, nel cuore della provincia di Hubei
AFP
In Cina riparte la produzione. L’impianto di Dongfeng Honda a Wuhan, nel cuore della provincia di Hubei AFP

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy