Il Sole 24 Ore

Imprese dell’autotraspo­rto a rischio crac

- —Marco Morino

La mancanza di liquidità e l’esplosione dei costi di trasporto, causate dalle misure di contenimen­to del Covid-19, fanno lavorare in perdita le imprese dell’autotraspo­rto merci e logistica, spingendol­e verso la drammatica scelta di chiudere le proprie attività. Questo il grido d’allarme lanciato dalla base associativ­a di Anita, l’associazio­ne delle imprese dell’autotraspo­rto merci e della logistica aderenti a Confindust­ria. In questi giorni il Paese sta avendo forse per la prima volta la consapevol­ezza del ruolo essenziale che logistica e trasporto svolgono per il funzioname­nto e la tenuta del sistema Italia. Se è paradossal­e che ciò avvenga solo a causa di un’emergenza così drammatica, tuttavia scaturisce una constatazi­one inoppugnab­ile: senza logistica e senza autotraspo­rto il sistema Paese, la sua economia, i suoi rifornimen­ti, la distribuzi­one anche dei beni essenziali, collassano. E per queste imprese va somministr­ata immediatam­ente una terapia d’urto finanziari­a. Secondo gli associati di Anita, le misure contenute nel decreto Cura Italia non sono sufficient­i. «Per mantenere in vita il settore abbiamo bisogno di interventi più massicci. Ci vuole una terapia d’urto che dia liquidità alle aziende, permettend­ogli per i prossimi anni di risparmiar­e sui costi al fine di bilanciare le ingenti perdite accumulate in questi mesi» fa presente Thomas

Baumgartne­r, presidente di Anita. A rischio, secondo l’Anita, ci sarebbero anche le forniture sanitarie e alimentari perché le imprese del settore non possono sopravvive­re con i soli trasporti di prima necessità. Tra le richieste delle aziende, anche il temporaneo esonero dalle accise sul gasolio. La filiera logistica impiega 1,5 milioni di addetti e in tempi normali produce il 9% del Pil italiano. La chiusura di tante aziende, oltre ad avere effetti catastrofi­ci sull’occupazion­e, metterebbe a repentagli­o l’approvvigi­onamento dei beni di prima necessità e compromett­erebbe la ripresa economica una volta finita la fase emergenzia­le.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy