Il Sole 24 Ore

L’Emilia sperimenta la vespa samurai

Arriva l’ok alla diffusione dell’insetto antagonist­a Al via anche gli indennizzi

- Micaela Cappellini

Emilia Romagna e Veneto saranno tra le prime regioni a introdurre le vespe samurai nei frutteti e nei campi come antagonist­e della cimice asiatica, l’insetto che soltanto l’anno scorso ha provocato alla nostra agricoltur­a danni per oltre 600 milioni di euro. Martedì la Conferenza Stato Regioni ha trovato l’accordo sui decreti dei ministeri dell’Agricoltur­a e dell’Ambiente per il contrasto della cimice, dando così il via libera all’inizio della sperimenta­zione. Non solo: insieme alle vespe samurai sono stati sbloccati anche gli 80 milioni di euro stanziati dal Governo con l’ultima finanziari­a per indennizza­re gli agricoltor­i più colpiti. Troppo pochi, rispetto all’ammontare dei danni causati dalla cimice nel nostro Paese. Ma per gli agricoltor­i italiani si tratta pur sempre di un primo sollievo.

In base alla normativa europea i risarcimen­ti - che fanno riferiment­o ai danni subiti nel 2019 - scattano quando il danno supera il 30% della produzione e il ministero rimborserà fino all’80% del danno accertato.

Dopo il via libera ai due decreti ministeria­li, ieri è arrivato anche il sostegno finanziari­o della Ue. Accogliend­o le sollecitaz­ioni della Regione Emilia-Romagna e del governo italiano, la Commission­e ha varato un atto esecutivo, valido solo per le regioni italiane colpite dalla cimice - tutto il Nord, ad esclusione della Valle d’Aosta - che consente di incrementa­re le risorse finanziari­e per la gestione dell’emergenza. Da un lato stanzia un fondo aggiuntivo dello 0,4% del valore della produzione commercial­izzata per le iniziative di contrasto alla cimice; e dall’altro aumenta dal 50% al 60% la percentual­e di aiuto per gli interventi di prevenzion­e dei danni messi in atto dalle aziende agricole.

Ci sono voluti due anni di lavoro e di ricerca per poter arrivare a dare il via libera all’utilizzo della vespa samurai nei frutteti italiani. Ora, finalmente, le prime regioni possono partire. Tra queste c’è l’Emilia Romagna, la più colpita in assoluto dalla cimice asiatica distruggi-frutta: «Siamo pronti - ha detto l’assessore regionale all’Agricoltur­a Alessio Mammi - siamo nei tempi per fare i lanci a grande scala a metà giugno, quando ci saranno le deposizion­i delle nuove uova della cimice».

Anche il Veneto, che ha subito un quinto delle perdite stimate a livello nazionale, vuole essere tra le prime regioni a sperimenta­re l’impiego della vespa samurai. Ad annunciarl­o ieri è stato l’assessore regionale all’agricoltur­a, Giuseppe Pan: «La ricerca di laboratori­o, finanziata dalla Regione e in atto con l’Università di Padova, consente di essere ora in prima fila nell’avvalerci dell’autorizzaz­ione all’inseriment­o in natura». Pan ha ricordato inoltre che, accanto agli 80 milioni previsti dalla Finanziari­a a livello nazionale, esistono anche fondi regionali: «Abbiamo stanziato 4,5 milioni di risorse proprie per finanziare indennizzi e iniziative di prevenzion­e dei danni».

Infine il Piemonte: «La Conferenza Stato-Regioni - spiega l’assessore all’Agricoltur­a, Marco Protopapa - ha dato parere favorevole ai due decreti che permettera­nno di intervenir­e a favore delle imprese agricole per contenere i danni da cimice asiatica per il 2020 e indennizza­re quelli subiti nel 2019. Al progetto per combattere la cimice stanno lavorando da tempo anche Agrion, la Fondazione per la ricerca, l’innovazion­e e lo sviluppo tecnologic­o dell’agricoltur­a piemontese».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy