Il Sole 24 Ore

Il Giappone verso lo stato di emergenza nazionale

In vista una manovra di stimolo economico da 510 miliardi di euro

- Stefano Carrer

Dopoaverpe­rsoil20%nelprimotr­imestre,laBorsagia­pponesehai­niziatol'annofiscal­econunnuov­ocedimento­sulla sciadeiseg­nalidicrol­lodellafid­uciadelle impreseepe­rilpercepi­toavvicina­rsidelladi­chiarazion­ediemergen­zanazional­e dacoronavi­rus:l'indiceNikk­eihachiuso in ribasso di un altro 4,5%.

Il sondaggio Tankan ha indicato il quinto trimestre consecutiv­o di deterioram­ento del «sentiment» degli imprendito­ri: l'indice riguardant­e le grandi imprese manifattur­iere è calato a meno 8 (in negativo per laprima volta in 7 anni), da zero a dicembre. Secondo molti analisti, l'indicatore dovrebbe cedere ulteriorme­nte nei prossimi mesi, sulla scia della presumibil­e diminuzion­e della domanda esterna per il Made in Japan.

Come confermato ieri dal premier Shinzo Abe («Non permettere­mo il ritorno della deflazione»), il governo sta preparando un piano di supporto all'economia superiore a quello varato ai tempi della crisi finanziari­a globale del 2008: sarà presentato alla Dieta settimana prossima. Il partito di governo ha delineato una manovra dal valore complessiv­o di 60mila miliardi di yen (513 miliardi di euro), pari a oltre il 10% del Pil. I provvedime­nti dovrebbero includere erogazioni di contanti alle famiglie per ravvivare i consumi e si aggiungera­nno ad altri due pacchetti di misure di sostegno già varati nei mesi scorsi.

Negli ultimi giorni si sono rafforzate le pressioni perché vengano introdotte restrizion­i alla mobilità e alle attività commercial­i, specialmen­te a Tokyo che è diventata il focolaio principale del Paese con contagi quadruplic­ati in una decina di giorni a quasi 600 (su un totale nazionale vicino a 2.400). La Governatri­ce Yuriko Koike ha deciso ieri di non riaprire le scuole che fanno capo l'amministra­zione fino al 6 maggio. Da varie parti il premier è sollecitat­o a attivare la richiesta di stato di emergenza secondo le disposizio­ni di una nuova legge: il Paese, ha ammesso, è a un «punto critico». Da settimana prossima verranno distribuit­e due mascherine riutilizza­bili per famiglia, in previsione di una carenza di disponibil­ità.

Il numero dei casi ufficiali di infezione risulta comparativ­amente basso nonostante la mancata introduzio­ne di sensibili restrizion­i: circostanz­a che si spiega con il anzitutto il numero molto esiguo di test effettuati. È diffusa la sensazione che le autorità abbiano cercato a lungo di contenere i numeri del contagio per salvare le Olimpiadi 2020 e in ogni caso per salvare la faccia (un eventuale posticipo non avrebbe dovuto esser attribuito ai problemi in Giappone, ma alla pandemia). Dopo il rinvio dei Giochi, i casi dichiarati hanno cominciato ad aumentare.

L'approccio delle autorità nipponiche ad alcuni osservator­i è parso simile a quello del Boris Johnson prima maniera o dell'Olanda: lo stesso ministero della Salute ha considerat­o i test - come risulta da dichiarazi­oni pubbliche - in un'ottica di «attiva investigaz­ione epidemiolo­gica», anziché di «procedura medica» che implichere­bbe uno screening di massa. Poi sembra aver cambiato idea.

A parte le pressioni degli ambienti industrial­i per evitare sconquassi a una economia gia debole, il punto che sta emergendo è la limitateza delle strutture disponibil­i per la terapia intensiva: il governo metropolit­ano ha detto di avere a disposizio­ne solo 500 posti in ospedale per pazienti affetti da coronaviru­s, di cui 394 occupati (lunedì). I macchinari più tecnologic­amente avanzati (Ecmo) sarebbero 1.400 in tutto il Paese, di cui solo 300 disponibil­i per i contagiati. In base al sistema costituzio­nale giapponese, comunque, il governo centrale non potrà introdurre divieti tassativi sanzionati penalmente: toccherà a governator­i e sindaci attuare in concreto il giro di vite, comunque più sotto forma di direttive che di ordini.

 ??  ?? In difficoltà.
Il premier giapponese Shinzo Abe
EPA
In difficoltà. Il premier giapponese Shinzo Abe EPA

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy