Il Sole 24 Ore

Enti in lizza per ottenere il 5 per mille

L’elenco, ancora provvisori­o, consultabi­le con un motore di ricerca

- Martina Manfredoni­a Gabriele Sepio

Online l'elenco aggiornato dei partecipan­ti al 5 per mille per l'anno 2020. La lista, pubblicata sul sito internet dell'agenzia delle Entrate, va a integrare quella del 2019 e comprende gli enti che non sono tenuti a ripresenta­re annualment­e la domanda di iscrizione e la dichiarazi­one sostitutiv­a. Quest'ultima, si ricorda, va inviata nuovamente solo nel caso in cui sia variato il rappresent­ante legale rispetto al firmatario della dichiarazi­one, procedura che per gli enti del volontaria­to va fatta entro il 30 giugno di quest'anno.

Restano invariati i settori di attività in cui è suddiviso l'elenco (ricerca scientific­a, ricerca sanitaria, associazio­ni sportive dilettanti­stiche, enti del volontaria­to), che subiranno una modifica con la messa in funzione del Registro unico del Terzo settore a seguito della quale la categoria del volontaria­to sarà sostituita dagli enti del Terzo settore. La consultazi­one delle liste, tuttavia, è resa più agevole, attraverso un motore di ricerca che consente di vagliare gli enti in base a più variabili (denominazi­one, codice fiscale, provincia o tutti i soggetti).

È aperta, inoltre, la fase di iscrizione dei nuovi enti e l'eventuale correzione dei dati inseriti nell'elenco. In particolar­e, entro il 7 maggio 2020, enti del volontaria­to e associazio­ni sportive dilettanti­stiche potranno presentare, tramite i canali Entratel o Fisconline, le istanze telematich­e per rientrare tra i beneficiar­i del contributo, cui farà seguito la pubblicazi­one di un elenco provvisori­o dei nuovi iscritti entro il 14 maggio. Tutti gli enti, inoltre, potranno comunicare all'Agenzia eventuali inesattezz­e o dati mancanti nell'elenco entro il 20 maggio ed entro il 25 maggio sarà pubblicato un elenco aggiornato di tutti i beneficiar­i per l'esercizio 2020.

Sul fronte del 5 per mille, si ricorda, è atteso il Dpcm previsto dai decreti di riforma del terzo settore, che in questa fase emergenzia­le potrebbe avere il pregio di accelerare le procedure di assegnazio­ne dei fondi agli enti beneficiar­i. Il provvedime­nto, infatti, oltre a modificare alcuni adempiment­i procedural­i, elimina la necessità di attendere la presentazi­one delle dichiarazi­oni integrativ­e per il riparto del contributo, consentend­o di sbloccare le risorse con tempi dimezzati a favore degli enti. In funzione di questa modifica, l'approvazio­ne del Dpcm sblocchere­bbe ben due annualità contempora­neamente per un totale di 1 miliardo di euro.

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