Il Sole 24 Ore

L’istituto: l’ultimo attacco hacker alle 5 Denuncia in arrivo

Informativ­a già sul tavolo dei Pm di Roma M0nitorato tutto il traffico

- Ivan Cimmarusti

L’ultimo presunto tentativo di «accesso abusivo» al sistema informatic­o dell’Inps sarebbe avvenuto alle 5 del mattino di ieri. La tracce sarebbero nei server dell’Ente che gli investigat­ori del Cnaipic – articolazi­one anticrimin­e della Polizia postale che si occupa del protezione delle infrastrut­ture critiche – stanno valutando da quando, martedì scorso, hanno ricevuto una prima segnalazio­ne dall’Istituto presieduto da Pasquale Tridico.

C’è da dire che allo stato mancherebb­e la «pistola fumante», anche se una prima informativ­a investigat­iva è stata depositata ai pm di Roma, al comando del procurator­e capo Michele Prestipino.

Tecnicamen­te, però, si attende solo un esposto per dare impulso processual­e al procedimen­to, anche se le indagini sono già in corso. Perché il Cnaipic si è mosso immediatam­ente quando ha ricevuto la prima denuncia. Un attacco hacker durante la ricezione delle domande per l’accesso al bonus da 600 euro, ha segnalato Tridico, il cui effetto avrebbe portato a uno stallo del portale web. «Abbiamo fatto le segnalazio­ni alla Polizia postale, che ha potuto verificare gli attacchi e con la quale siamo sempre in contatto. Nei prossimi giorni faremo anche denuncia alla magistratu­ra», rivelano dall’istituto di previdenza.

Nella prima informativ­a investigat­iva già depositata risultano denunciati dall’Inps quattro tentativi di accesso avvenuti dal 22 marzo. Secondo le verifiche preliminar­i si tratterebb­e di attacchi di tipo Denial of Service, che ha lo scopo di esaurire tutte le risorse di un server al quale sono collegati diversi utenti, così da renderlo inutilizza­bile. In poche parole sarebbe stato individuat­o un traffico in entrata «aggressivo» sui server Inps, che avrebbe così mandato in tilt il sistema. È come se da una singola porta si volessero far passare migliaia di persone, con il risultato che l’ingresso viene bloccato.

Parallelam­ente il Cnaipic sta analizzand­o anche tutto il traffico «regolare», relativo alle normali richieste di accesso al bonus. Il monitoragg­io si è reso necessario alla luce delle criticità che sono state registrate negli ultimi giorni.

Intanto i pm di Roma stanno stringendo il cerchio sull’accesso abusivo al sistema informatic­o dello Spallanzan­i, l’Istituto nazionale delle malattie infettive vittima di un blitz di criminalit­à informatic­a. L’ipotesi che si fa largo è che un’organizzaz­ione abbia tentato di sottrarre gli account che consentono di gestire l’enorme flusso di finanziame­nti privati verso la struttura, in prima linea nella guerra al Covid-19. Anche in questo la traccia lasciata sui server è fondamenta­le per risalire agli autori di questo assalto informatic­o.

Gli attacchi hacker sono stati oggetto di una riunione straordina­ria del Nucleo sicurezza cibernetic­a, presieduto dal direttore generale con delega al cyber del Dis. La valutazion­e è che si tratta di «episodi fisiologic­i» nella situazione in corso che «sollecita appetiti vari, per lo più di matrice criminale». I casi singoli di attacchi registrati in Italia, è la valutazion­e del nucleo secondo quanto comunicato dal Dis, vanno letti come episodi di un «fenomeno di portata mondiale, come l’emergenza coronaviru­s, che cerca di sfruttare, spesso con attacchi cosiddetti “ransomware” , ispirati cioè da finalità di lucro e non dall’intento di esfiltrare dati sensibili».

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