Il Sole 24 Ore

Tivùsat si prepara al nuovo digitale

Sigismondi: «Per la nostra piattaform­a la migrazione rappresent­a un’opportunit­à»

- —A. Bio.

«Siamo nati per integrare la diffusione del digitale terrestre nelle zone con problemi di ricezione. Siamo cresciuti e siamo stati da supporto nel primo switch off, partito nel 2008 e concluso nel 2012. Lo saremo nel secondo, che dovrà concluders­i nel 2022». Ne è convinto Alberto Sigismondi, consiglier­e delegato di Tivù Srl: la società proprietar­ia della piattaform­a satellitar­e tivùsat – partecipat­a da Rai (48,2%), Mediaset (48,2%), Tim (3,5%) e per la rimanente parte da Frt e Aeranti Corallo – che permette la visione via satellite dei canali della tv “in chiaro” altrimenti visibili in digitale terrestre.

«I numeri – precisa – sono eloquenti: Auditel segnala oltre 2,35 milioni di famiglie e quasi 6 milioni di spettatori che utilizzano la piattaform­a». Un anno prima le famiglie erano a quota 1,8 milioni e gli individui a 4,6. Sono numeri il cui percorso, come detto da Sigismondi, affonda le sue radici nell’esigenza di chi ha trovato nel satellite la chiave di volta per non rimanere stritolato nello switch off del digitale terrestre. «Al tema della necessità abbiamo però poi aggiunto contenuti e qualità», con canali internazio­nali, Hd e sperimenta­zioni sul 4K «possibili grazie all’ampiezza della banda e al minor costo per i broadcaste­r».

Armi, queste, che secondo Sigismondi saranno utili anche in questa fase in cui la tv lineare deve fare in conti con un on demand che avanza inesorabil­e e che nelle vesti di vessillife­ri ha operatori locali – Timvision,

Now Tv, Infinity, Chili – ma anche giganti globali come Netflix, Amazon, Disney con altri grandi player come Rakuten e colossi che oltreocean­o stanno scaldando i motori. «Certo, è una modalità di visione che sta avanzando. Ma le abitudini di consumo si muovono lentamente. E la tv lineare in digitale terrestre ha una penetrazio­ne altissima. Dall’altra parte il rollout della fibra, soprattutt­o nelle aree più disagiate, avrà i suoi tempi».

La piattaform­a tivùsat – con oltre 150canalit­veradio,dicui52inq­ualità HD e 7 in 4K - a questo punto sta per affrontare un secondo switch off del mezzo tv. Il trasferime­nto dai broadcaste­r alle telco delle frequenze in banda700,peril5G,porteràalc­ambio deitelevis­ori(oall’acquistodi­decoder) conpassagg­ioallostan­dardDVB-T2. Il Mise ha disegnato le tappe con cui provvederà­algraduale“spegniment­o”, regione per regione, del vecchio segnale, contestual­mente all’accensione del nuovo. Sono previsti anche contributi(da50euro)el’operazione dovrà concluders­i entro il 30 giugno 2022.Altrimenti,chinonhail­satellite perché abbonato Sky o cliente della piattaform­ativùsatpo­trebbetrov­arsi senzasegna­le.Sientreràn­elvivoapar­tire da settembre 2021. «Per tivùsat si tratta di una grande opportunit­à».

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Consiglier­e delegato di Tivù Srl che gestisce
la piattaform­a satellitar­e tivùsat
ALBERTO SIGISMONDI Consiglier­e delegato di Tivù Srl che gestisce la piattaform­a satellitar­e tivùsat

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