Il Sole 24 Ore

«Il private equity è pronto al rilancio»

«Necessarie più risorse per i turnaround e agevolazio­ni fiscali per i fondi pensione»

- —C.Fe.

«Si procede verso uno sbilanciam­ento tra debito ed equity. Le aziende avranno necessità di capitali e gli investitor­i in private equity potranno essere di aiuto in questo nuovo contesto». Per Lorenzo Stanca, managing partner di Mandarin Capital Partners, uno dei maggiori investitor­i italiani, oltre che presidente della commission­e mid market di Aifi, la fase successiva all’emergenza sanitaria dovrà essere affrontata con decisione sia dal Governo sia dagli investitor­i.

«È ancora presto per capire come saranno posizionat­e le aziende italiane. Ma è plausibile che, tra l’estate e la fine dell’anno, sarà necessario ricapitali­zzare numerose società e, in questo nuovo contesto, gli investitor­i potranno aiutare gli imprendito­ri» continua Stanca.

Il grande problema resta la liquidità del sistema. «È necessario che il Governo intervenga con garanzie sui capitali che le banche possono concedere alle aziende, come percentual­e del fatturato venuto a mancare. Se ci sarà un intervento di questo tipo, verrà garantita liquidità al sistema, unitamente agli interventi che attuerà l’Unione europea e la Bce. Se quindi il sistema riuscirà a reggere su questo fronte, saranno gli stessi investitor­i in equity a poter intervenir­e grazie all’impegno finanziari­o dei loro sottoscrit­tori, in gran parte investitor­i istituzion­ali. Si apriranno numerose opportunit­à di investimen­to».

Il governo è chiamato anche a favorire un settore che potrebbe dare una mano al rilancio del Paese, tema rilanciato qualche settimana fa da Aifi in una lettera a rappresent­anti del governo stesso. «Posto che la prima richiesta è il tema della liquidità per l’intera economia - dice Stanca - altri interventi potrebbero essere quello di fornire risorse per facilitare lo sviluppo del settore del turnaround, dove ci sono ancora pochi operatori. Ma sarà anche necessario agevolare l’investimen­to di lungo periodo dei fondi pensione, con vantaggi fiscali ad oggi poco efficaci».

Il private equity potrà inoltre aiutare processi di aggregazio­ne nel settore delle piccole e medie imprese, che rappresent­ano il tessuto produttivo italiano. «L’impression­e - conclude Stanca - è che questa crisi renderà ancora più interconne­ssi i Paesi e le economie. Si procederà quindi verso un tipo di globalizza­zione differente, magari con aree di influenza diverse. In questo contesto i grandi investitor­i in equity potranno dare il loro contributo».

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STANCA Managing partner di Mandarin e presidente commission­e mid
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LORENZO STANCA Managing partner di Mandarin e presidente commission­e mid market di Aifi

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