Resistono online solo i «grandi»
Il Governo di Boris Johnson (per ora) non è intervenuto con regole ed eventuali sanzioni per l’ecommerce. Le aziende che vendevano online prima del lockdown e della decisione di chiudere gli esercizi commerciali che non vendono beni di prima necessità possono continuare a farlo. Mancano però istruzioni precise per la sicurezza delle persone che lavorano nei magazzini o sono addetti alla spedizione dei prodotti. Molti marchi e negozi indipendenti hanno quindi deciso, dalla scorsa settimana, di tenere aperti i rispettivi shop online, spiegando però che gli ordini verranno registrati ma non spediti, in attesa che la situazione generale si normalizzi o che arrivino disposizioni governative più chiare. È il caso di boutique come Selvedge (specializzata in brand artigianali) o Ehrman Tapestry, che vende kit per ricami, grembiuli, maglioni. Le grandi catene e i marchi britannici più famosi – quasi sempre con sede a Londra – proseguono invece regolarmente le spedizioni. Tra questi Smythson (pelletteria di lusso e accessori per la scrittura), che offre uno sconto del 20% su tutti (eccezionale per il periodo) e Anya Hindmarch, tra i più sofisticati marchi di accessori e abbigliamento inglesi (nella foto, la nuova borsa Rope), che ha ampliato l’offerta online aggiungendo pezzi d’archivio; non offre particolari sconti, ma offerte speciali per le tariffe di spedizione fuori dal Regno Unito.