La ripartenza è la salvaguardia del prodotto italiano
Imprese e imprenditori raccontano come organizanno produzione, vendite e la distribuzione del Made in Italy
COVID-19: da difficoltà ad oppurtunità
La Fratelli Pagani Spa attiva da ben 111 anni è nata con il lavoro nelle mani e nel cuore da piccole imprese familiari, come: Beretta, Veroni, Rovagnati, Fumagalli, Raspini, Brugnolo, Viani. Oggi l’intero gruppo vale circa 50 milioni di euro ed è leader di fatturato in Italia nel settore degli aromi e ingredienti per carni elaborate rosse e bianche e dei salumifici. Affermiamo con orgoglio che contribuiamo a migliorare il gusto e profumo dei prelibati salumi italiani grazie alle nostre spezie e ai nostri ingredienti genuini e tipici della tradizione. Abbiamo saputo meritarci la fiducia di tutti i più importanti nomi della salumeria italiana che tutt’oggi serviamo con grande passione e dedizione e di altrettanto importanti aziende alimentari. Oltre il lavoro della Pagani negli ultimi anni abbiamo acquisito la totalità di un’azienda che opera B2C nel settore del bio, Cerreto, e una quota di una azienda di olii e condimenti, anche lei B2C, Collina Toscana. È proprio la passione della famiglia che ci caratterizza da sempre che ha portato a un doppio risultato: primo, l’amore per i raffinati profumi orientali delle spezie e delle erbe aromatiche; poi, avere fatto conoscere la qualità dei nostri sapori in diversi luoghi del mondo, aprendo e avviando quattro filiali e servendo numerosi dealer in diversi Paesi. Di sicuro un’esperienza che ha cambiato il modo di rapportarsi tra di noi, i nostri dipendenti e la Clientela è stato il Covid-19. In azienda abbiamo avuto cura dei nostri dipendenti, la nostra seconda famiglia. Siamo riusciti in pochi giorni a mettere in sicurezza uffici amministrativi e commerciali, tutti in smartworking, con un solo addetto per funzione. Abbiamo garantito la sicurezza dei nostri dipendenti della produzione, scaglionando gli ingressi nelle aree condivise, pause caffè, pranzo e spogliatoio. Abbiamo adottato tutte le strategie del “buon padre di famiglia” come richiede la sicurezza sul lavoro, controllando la temperatura all’ingresso e situazione di tosse e raffreddore. Risultato per noi: +15% di fatturato a marzo con ridotta capacità produttiva e -25% ad aprile per le mancate festività di Pasqua non celebrata, ma a pieno organico. Nel 2020 un nostro punto di miglioramento sarebbe stata la riduzione delle scorte puntando all’efficientamento della produzione. In questo caso il fatto di non avere ridotto ancora i livelli di scorta si è rivelato un punto di forza. La realtà Coronavirus cambia anche la routine e la pressione su vari reparti. La direzione, dopo avere gestito il cambiamento e la minaccia all’interno della struttura, ha il compito di motivare e infondere positività. L’amministrazione sta iniziando a focalizzarsi con aumentata attenzione alla finanza e ai pagamenti; nel nostro caso non vediamo sensibili variazioni alla fine di Aprile ma forse è presto. Le vendite: il -25% del mese di aprile richiede ora azioni straordinarie di analisi delle gamme di prodotto, dei clienti e dei loro canali distributivi e nuovi surrogati alla visita del venditore sono da collaudare. L’assistenza dei tecnici allo sviluppo e alla promozione dei nostri prodotti presso i clienti. Tutto molto fermo in quanto ancora il contatto di personale nostro negli stabilimenti produttivi per assisterli nella produzione industriale non viene ovviamente permesso. Abbiamo deciso di intensificare a due o tre giorni alla settimana le prove nel nostro mini-salumificio pilota, facendo riprese video che posteremo sui social iniziando attività di webinar dimostrativi su diversi prodotti di salumeria e di gastronomia. Sui mercati internazionali abbiamo intensificato la ricerca di venditori on site, ben consapevoli che questa situazione non finirà presto e che accelererà la selezione naturale all’interno dei mercati. Per questo la mancanza di resilienza potrebbe portare a problemi seri nel 2020. L’indotto del turismo vale il 12% del Pil nazionale e il food gioca un ruolo rilevante. Dobbiamo aspettare l’avvicinarsi dell’estate per cercare di rifare le nostre proiezioni in modo attendibile e intanto navigare a vista. Abbiamo dimostrato a noi stessi e agli altri che in un momento di grande difficoltà mettere in campo competenza e passione serve non solo per superare gli ostacoli ma soprattutto a creare opportunità di crescita. Info: www.fratellipagani.it
Monviert: vino online, aprile +44%
Siamo in una zona vocata per i vini, i Colli Orientali del Friuli. Anche qui il settore vitivinicolo ha subito le conseguenze della pandemia in corso, ma all’Azienda Agricola Monviert, di Spessa di Cividale del Friuli (UD) si guarda al futuro con nuovi progetti per affrontare i numerosi cambiamenti in corso. Di fronte allo stop del settore Horeca, che fino a pochi mesi fa per Monviert era il canale di vendita di riferimento con circa il 60% del fatturato, e alla cancellazione delle fiere internazionali Vinitaly e ProWein, l’azienda ha potenziato la vendita al privato, con grandi soddisfazioni. Il canale del privato ad aprile 2020 ha registrato un +44% rispetto al mese precedente, anche grazie alla scelta di investire nella rete, sfruttandone dinamiche e opportunità, con l’apertura del primo e-shop Monviert. L’e-commerce era un progetto a cui l’azienda pensava da tempo, ma il lockdown per il Covid-19 ne ha accelerato la realizzazione, portando all’inaugurazione dello store online a inizio aprile. Attivando un servizio che consente di semplificare il processo di acquisto dei clienti, sono stati annullati il problema degli spostamenti e delle distanze: adesso i vini Monviert si possono ordinare comodamente da casa, con un click, e vengono consegnati a domicilio in tutta Italia. Il risultato è stato un boom di richieste e una grande curiosità verso un’azienda agricola che non ha mancato di rinnovarsi, nell’ultimo anno, con una nuova sede, una nuova linea di vini e perfino un nuovo nome per l’azienda. Monviert, che in friulano significa “monte aperto”, ha investito molto sul marketing digitale, non solo con un sito web completamente nuovo, ma anche attraverso la gestione quotidiana dei canali social ufficiali (Facebook e Instagram) e l’utilizzo di sistemi di messaggistica istantanea per la gestione del customer care. Ora arriva quindi anche l’e-shop shop.monviert.com, con tutti i vini dell’azienda agricola: c’è la nuova linea di selezione Monviert, basata su uve autoctone del Friuli Venezia Giulia (Schioppettino, Refosco dal Peduncolo Rosso, Picolit, Friulano, Ribolla Gialla), più il vitigno internazionale Sauvignon. Realizzata con grande rispetto della materia prima e dei diversi tempi di lavorazione, questa linea porta in bottiglia solo la selezione della selezione. Online è disponibile anche la linea tradizione Martagona, di cui fanno parte sia vitigni autoctoni che internazionali: nove bianchi (Pinot Grigio, Chardonnay, Sauvignon, Traminer Aromatico, Friulano, Verduzzo Friulano, Ribolla Gialla, Moscato Giallo, Ribolla Gialla Brut) e sette rossi (Merlot, Pinot Nero, Cabernet Franc, Refosco, Schioppettino, Franconia, Rosato). Oltre ai vini in bottiglia, anche la linea di vini bianchi e rossi nelle pratiche confezioni bag in box. I vini nascono negli 87 ettari di vigneti Monviert posti a ridosso del confine italiano con la Slovenia, nella zona collinare che si sviluppa attorno a Cividale del Friuli, a pochi chilometri da Udine. Una zona che ha fatto del turismo enogastronomico internazionale uno dei propri punti di forza: la stessa azienda Monviert accoglie visitatori da tutto il mondo, dalla vicina Austria al Giappone, dall’Australia alla Francia, e spera di poter presto riaprire le porte della nuova sede inaugurata nel 2019. L’architettura del complesso, in armonia con il paesaggio circostante, richiama la configurazione di un piccolo borgo in cui vengono accostati più edifici, diversi per dimensione e destinazione d’uso. I materiali scelti, pietra ponca, legno e rame, sono tipici degli edifici rurali della zona e rispecchiano il solido radicamento dell’azienda nelle tradizioni familiari e nel territorio di appartenenza. Nella nuova sede è attivo anche un innovativo impianto a biomassa per la produzione di energia pulita dagli scarti naturali di lavorazione. Bruciando la vinaccia e i tralci di vite dalla potatura, il sistema soddisfa il 100% del fabbisogno energetico aziendale per la produzione di acqua calda, utilizzata sia per il lavaggio delle vasche che per il riscaldamento degli ambienti. Info: www.monviert.com