Finanziamenti Simest anche per le midcap
Il piano di agevolazioni per l’internazionalizzazione verrà esteso ai mercati Ue
Le agevolazioni del Fondo rotativo 394 per l’internazionalizzazione, gestito dalla Simest, non si limiteranno più ai mercati extra Ue. Il decreto attuativo della norma inserita nel decreto crescita del 2019 è stato definito dal ministero degli Esteri ed è alla firma dell’Economia. Una volta pubblicato, il regolamento avvierà diverse novità. L’estensione ai mercati Ue varrà anche per l’e-commerce, ammettendo anche l’utilizzo di domini internet registrati a livello europeo e nazionale.
Per quanto riguarda i finanziamenti agevolati vengono incluse tra le imprese beneficiarie, oltre alle Pmi, anche quelle a media capitalizzazione (mid-cap), tra 250 e 3mila dipendenti, in linea con gli altri strumenti che rientrano nel Fondo. Sempre in riferimento ai finanziamenti agevolati, vengono riformulati i requisiti di fatturato estero minimo per accedere agli aiuti (20% della media rispetto al fatturato complessivo realizzato nell’ultimo biennio) e viene introdotta l’alternativa della realizzazione di un fatturato estero pari almeno al 35% di quello complessivo nell’esercizio precedente a quello di presentazione della domanda. Un accorgimento quest’ultimo che dovrebbe andare a vantaggio delle imprese che stanno avviando il processo di internazionalizzazione.
Per le imprese più grandi, con un numero di dipendenti anche superiore a 3mila, la novità è invece la possibilità di accedere allo strumento delle agevolazioni per il marketing e la promozione del marchio italiano attraverso la partecipazione a fiere e mostre internazionali, anche a quelle che si svolgono in Italia.
Tra le altre novità: nell’ambito di programmi di inserimento nei mercati esteri il magazzino potrà rientrare tra le strutture finanziabili, viene eliminata l’alternatività tra negozio e corner e si elimina il vincolo del lancio di nuovi prodotti o servizi per finanziare il potenziamento di strutture esistenti.
Il Fondo 394 contava al 20 aprile disponibilità nette per soli 1,4 milioni ma è stato nel frattempo rifinanziato, anche alla luce dell’ampliamento geografico dell’attività, con 50 milioni a valere sul decreto milleproroghe e 350 milioni a valere sul Dl 9/2020.