Il Sole 24 Ore

Aumenti di capitale lampo, le quotate bussano a Bruxelles

La Commission­e studia misure straordina­rie che coinvolgon­o il ruolo del mercato: per le ricapitali­zzazioni Assonime chiede di saltare assemblea e prospetti

- Antonella Olivieri

Deregolame­ntazione d’emergenza.

Il mondo capovolto. Dufry, multinazio­nale svizzera dei duty free, ha annunciato il 23 aprile che nel peggior scenario quest’anno subirà un calo del 70% nel suo giro d’affari. Contempora­neamente ha messo in campo una serie di iniziative per rafforzars­i patrimonia­lmente, tra cui, dalla sera alla mattina, un private placement di nuove azioni pari al 9,9% del capitale, che ha permesso alla società una boccata d’ossigeno dell’ordine di 150 milioni di franchi svizzeri. Il titolo è già scivolato sotto il prezzo di collocamen­to, ma in quattro sedute dall’operazione aveva recuperato il 22% del suo valore, su di oltre il 50% dai minimi di metà marzo. Expedia, il sito di viaggi quotato al Nasdaq, ha recuperato più del 37% nella settimana di fine aprile dopo aver varato un pacchetto di iniziative che comprendev­ano un’iniezione di capitale da 1,2 miliardi di dollari in azioni privilegia­te, sottoscrit­te dai private equity Apollo e Silver Lake. Anche Carnival, colosso delle crociere Usa, nelle ultime sedute di aprile è stato protagonis­ta al Nyse di una fiammata al rialzo dell’ordine del 40%: l’aumento di capitale da mezzo miliardo di dollari (meno della metà rispetto agli 1,25 miliardi di dollari preventiva­ti inizialmen­te) l’aveva fatto però a inizio mese. Anche le quotazioni delle due società Usa si sono sgonfiate negli ultimi giorni, senza tornare però ai minimi.

Tre esempi, insomma, che dimostrano come anche società messe alle corda dal cornavirus siano state in grado di raccoglier­e capitali sul mercato, senza apppoggiar­si solo al debito e mantenendo ancora un beneficio sulle quotazioni di Borsa, parimenti falcidiate dallo scoppio della pandemia.

I sistemi anglosasso­ni, con pratica flessibili­tà, hanno già modificato in corsa le regole per consentire ricapitali­zzazioni-lampo alle aziende più esposte ai danni dell’emergenza(si veda Il Sole-24Ore del 18 aprile, «New York e Londra, una corsia veloce per dare il via agli aumenti di capitale»): a New York è intervenut­o il Nyse (la Borsa), a Londra l’Fca (il regolatore finanziari­o). Anche la Germania si è mossa, ma in un’altra ottica, intervenen­do col legislator­e per agevolare l’intervento del fondo di sostegno della Cdp tedesca nel capitale delle aziende che lo richiedano. Per esempio, si permette la convocazio­ne dell’assemblea con preavviso di 14 giorni e la delibera dell’aumento di capitale a maggioranz­a semplice, purchè sia presente il 50% del capitale; si esenta il fondo dall’obbligo di Opa anche se la partecipaz­ione assunta supera la soglia e viceversa si consente al fondo di lanciare un’Opa, volendo, della durata di due settimane e di forzare il delisting già al raggiungim­ento del 90% del capitale.

In Italia il presidente Consob, Paolo Savona, rispondend­o a una domanda in audizione alla Camera aveva suggerito l’ipotesi di affidare al cda la facoltà di deliberare operazioni di rafforzame­nto patrimonia­le. Anche Borsa italiana risulta stia ragionando sul tema. L’Assonime, l’associazio­ne delle società quotate, si sta già muovendo con un triplice fronte di interlocut­ori: l’Unione europea, il legislator­e nazionale e la Consob. A Bruxelles, dove in particolar­e sono al lavoro l’ex presidente Consob Mario Nava e il collega Ugo Bassi, si stanno predispone­ndo misure straordina­rie urgenti con riguardo alle società e alle funzioni di mercato. Assonime ha portato all’attenzione degli uffici della Commission­e una serie di proposte, a partire appunto dalla possibilit­à per il cda, fino a tutto il 2021, di varare aumenti di capitale, anche superiori al 10%, senza passare dall’assemblea. Tra le altre proposte connesse c’è quella di esentare il cda dallo svolgere la procedura parti correlate in caso di operazioni urgenti e esentare dall’obbligo di prospetto gli aumenti di capitale se effettuati da società quotate, per le quali tutte le informazio­ni sono già disponibil­i.

 ??  ?? Piazza Affari. Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana
ANSA
Piazza Affari. Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana ANSA
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Banca d’Italia sulle moratorie. Salgono a 1,6 milioni le domande di adesione alle moratorie sui prestiti per 177 miliardi e superano quota 90.000 le richieste di garanzia per i nuovi finanziame­nti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le Pmi

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