Bergamo, c’è l’intesa tra imprese e banche per sbloccare i crediti
Sono possibili prestiti ponte in attesa della garanzia di Sace e Mediocredito
Uno sportello virtuale animato da sette professionisti si prepara a scendere in campo per aiutare le imprese del territorio bergamasco ad accedere al credito finanziario previsto dai decreti Cura Italia e Liquidità.
Ieri, Confindustria Bergamo e le banche Banco Bpm, Intesa Sanpaolo, Ubi Banca e Unicredit hanno firmato l’accordo “Finanza Subito” con l’intento di trasformare in autostrada la via tortuosa che è ora l’accesso alla liquidità.
«Le aziende in questo ultimo periodo hanno sostenuto solo costi senza accedere ai ricavi - dichiara Stefano Scaglia, presidente di Confindustria Bergamo -. Ora devono fare fronte a una serie di impegni, e lo devono fare velocemente». Che la situazione sia critica lo rimanda anche l’ultima indagine sullo stato delle imprese dell’associazione territoriale: il 52% delle attività ha dichiarato fondamentale ricevere aiuti il più presto possibile, pena la chiusura dell’attività produttiva.
«Per questo che abbiamo costituito una task force: per viaggiare spediti - prosegue Scaglia -. Sederci al tavolo con gli istituti di credito ha permesso di comprendere meglio le esigenze dell’uno e dell’altro: certo, non abbiamo risolto tutti i problemi perché rimane la fase di istruttoria e garanzia presso Sace e Mediocredito ma qui possiamo fare poco se non chiedere che vengano aumentati i comitati di valutazione».
Lavoro in team
L’intesa prevede che un team di esperti si faccia carico di accompagnare la presentazione delle domande (eccetto la domanda formale di finanziamento che deve essere fatta di persona presso l’istituto interessato,
ndr) facilitando la preparazione documentale e l’individuazione del fabbisogno. Dal canto loro le banche si impegneranno a snellire i tempi di istruttoria, delibera ed erogazione del finanziamento. L’obiettivo condiviso rimane quello di velocizzare la burocrazia farraginosa: a questo proposito gli istituti di credito collaboreranno anche nello scambio di informazioni sullo stato e sulla tempistica della pratica e per la soluzione rapida di eventuali criticità sorte in sede di istruttoria, prevedendo anche delle figure dedicate.
Prestito ponte
Nel concreto, l’accordo prevede anche la possibilità di accedere a prefinanziamenti di urgenza finanziaria non compatibili con i tempi previsti dai decreti e l’applicazione di condizioni economiche di riguardo: il tutto ovviamente «accompagnato dalla valutazione delle fattibilità di questi ulteriori sostegni per ogni singolo caso». Un punto fondamentale quest’ultimo che porterebbe ossigeno immediato alle imprese che dovessero trovarsi in coda per il via libera definitivo di Sace e Mediocredito. Accanto al pagamento dei fornitori, infatti, c’è un gran bisogno di liquidità per le spese correnti, l’anticipo della cassa integrazione, gli stipendi, senza dimenticare la messa a punto di tutti i nuovi dispositivi di protezione che spesso prevedono l’istituzione di nuovi e costosi layout.
Tornando all’accordo siglato viene anche specificato che «restano escluse le aziende con esposizioni deteriorate, che verranno gestite con processo ordinario e quelle con posizioni espressamente escluse dai decreti Cura Italia e Liquidità».
La documentazione
Sul fronte dei documenti, invece, vengono considerati necessari per l’avvio dell’istruttoria: una breve relazione aziendale sull’impatto dell’emergenza Covid sull’attività e le prospettive dell’azienda; un documento esplicativo del fabbisogno finanziario emergente; il bilancio 2019 approvato o provvisorio in approvazione e i documenti ordinari previsti per l’avvio della pratica.
«Vogliamo offrire alle imprese tutto il nostro supporto - aggiunge Aniello Aliberti, il vice presidente di Confindustria Bergamo che presiede il comitato della Piccola industria -, soprattutto in fase di determinazione del fabbisogno finanziario e per il corretto approccio da tenere durante la richiesta alla banca: a questo scopo abbiamo anche costruito un tool di cash flow a misura di Pmi».
Dal territorio arriva un altro accordo, siglato ieri tra Creval e Confindustria Lecco e Sondrio. L’istituro metterà a disposizione delle imprese l’anticipazione dell’indennità di cassa integrazione. «Tanti imprenditori stanno comunque dimostrando grande attenzione verso i propri collaboratori anticipando l’indennità di cassa - dichiara - Lorenzo Riva, Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio -. La possibilità di accedere a questa iniziativa è uno strumento importante».
Esposto dei sindacati
Ieri intanto in un comunicato congiunto i segretari generali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin hanno dichiarato che «contro i lavoratori delle banche c’è un clima di odio che cerca responsabili dei ritardi nel sistema dei prestiti garantiti dallo Stato». I sindacati hanno presentato un esposto a tutte le Procure della Repubblica in Italia, informando contestualmente il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.
á@cristianagamba