Agricole Italia, profitti a 145 milioni Maioli: «Erogazioni in aumento»
Pesa l’effetto Covid-19, scelte prudenziali sui rischi legati al virus
Credit Agricole si allinea alle altre banche del Continente: paga il dazio alla diffusione dell’epidemia di coronavirus, arriva quasi a triplicare gli accantonamenti e vede di conseguenza scendere gli utili. La sua tenuta è però migliore rispetto a quella mostrata dagli altri due grandi gruppi francesi - Bnp Paribas e Société Générale, più condizionati dalle perdite nel trading - e anche le attività presenti in Italia hanno mostrato segnali di vitalità nonostante la situazione, aumentando gli impieghi verso la clientela.
A livello globale Credit Agricole ha realizzato un utile netto di 638 milioni di euro nel trimestre gennaio-marzo, accusando una contrazione del 16,4% rispetto ai 763 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso. La causa sono soprattutto gli accantonamenti effettuati per proteggersi dalle potenziali inadempienze sui crediti causate da Covid-19, cresciuti a 621 milioni da 225 milioni, mentre i ricavi sono aumentati invece del 7,1% a 5,2 miliardi.
Nella sola Italia, che rappresenta il secondo mercato domestico per il gruppo transalpino con oltre 4,5 milioni di clienti, i primi tre mesi del 2020 si sono invece chiusi con un utile aggregato di 145 milioni e con una riduzione più marcata (-35%) su base annua. Un risultato questo, come spiega Credit Agricole in un comunicato, fortemente condizionato dagli accantonamenti prudenziali per fronteggiare l’emergenza coronavirus, ma che non ha impedito al gruppo di proseguire in maniera dinamica l’attività nella Penisola e di aumentare sia i finanziamenti all’economia a 77 miliardi (+4,6%), sia la raccolta totale a oltre 242 miliardi.
In Italia, ha spiegato Giampiero Maioli, responsabile del Credit Agricole nel nostro Paese «prosegue in maniera forte il sostegno a famiglie e imprese nonostante il momento di grande incertezza e sta intervenendo con concretezza operativa in tutti gli ambiti, favorendo la programmazione degli investimenti per la ripresa». Il solo Gruppo Bancario Credit Agricole Italia - ma la banca francese è presente nel nostro Paese anche con le società di Corporate e Investment Banking (Cacib), servizi finanziari specializzati (Agos, Fca Bank), leasing e factoring (Credit Agricole Leasing e Credit Agricole Eurofactor), asset management( A mundi, C ace is),assicu razioni( Cr ed it Agricole Vita,Cr ed it Agricole Assicurazioni, Credit Agricole Creditor Insurance) e wealth management (Indosuez Wealth Management Italia e Indosuez Fiduciaria) - ha registrato nel primo trimestre un utile netto di 49 milioni (-7%). In aumento del 7% le erogazioni complessive rispetto all’ultimo trimestre del 2019, trainate dai finanziamenti verso le aziende (+22%), mentre la posizione di liquidità risulta «ampiamente superiore ai requisiti regolamentari» grazie a un Lcr pari al 217% e una solida posizione patrimoniale con un Total Capital Ratio del 17,4%.