Il Sole 24 Ore

Lo stop forzato svaluta le squadre: la Serie A vale 1,5 miliardi in meno

Kpmg: doppio scenario in caso di blocco totale o di partite a porte chiuse Nei primi dieci campionati il valore dei giocatori ridotto di 10 miliardi

- Gianni Dragoni

L’intera Serie A quest’anno rischia di perdere da un minimo di 986 milioni di euro a un massimo di un miliardo e 491 milioni nel valore di tutti i calciatori. La svalutazio­ne è dovuta all’impatto del Coronaviru­s sui bilanci delle società di calcio. I club saranno più poveri perché incasseran­no meno soldi. Dunque avranno meno da spendere nel calciomerc­ato e i valori si abbasseran­no.

Per questo Kpmg Football Benchmark ha stimato una potenziale svalutazio­ne dei calciatori, per le principali dieci leghe nazionali europee, facendo due scenari. Il primo prevede lo stop delle competizio­ni (campionato e Coppe europee) in questa stagione, con svalutazio­ni per quasi 1,5 miliardi in Serie A, -26,1% rispetto al valore di febbraio scorso (pari a 5 miliardi e 720 milioni).

La seconda ipotesi prevede la continuazi­one della stagione disputando le partite rimanenti a porte chiuse, sia in campionato sia nelle competizio­ni internazio­nali. In questo caso la perdita di valore dei giocatori sarebbe di 986 milioni, -17,6% rispetto alla situazione preCoronav­irus.

La seconda ipotesi è quella su cui lavorano anche Figc, Lega e governo, come diverse autorità straniere. A parte la Francia, dove il campionato è terminato ed è stata presa come classifica finale quella prima dell’interruzio­ne: scudetto a al Psg. Ma le squadre francesi, Psg e Lione, sono ancora in Champions League.

Se non si dovesse più giocare per i bilanci dei club sarebbe una catastrofe. A parte la bomba delle svalutazio­ni, la Serie A potrebbe perdere ricavi per una stima tra i 550 e i 650 milioni. E solo convincend­o i giocatori a ridursi gli stipendi molti potrebbero evitare una grave crisi finanziari­a o il fallimento.

Tra le grandi solo Juventus e Roma hanno annunciato la conclusion­e di accordi per ridurre gli stipendi: 90 milioni la Vecchia Signora, 30 milioni la Magica.

Il campionato più colpito dalle svalutazio­ni in valore è quello più ricco, la Premier League inglese: da 10,5 miliardi di euro il valore dei giocatori precipiter­ebbe in caso di continuazi­one di 1,83 miliardi (-17,4%) o in caso di stop di 2,67 miliardi (-25,4%).

Per la Liga spagnola si parte da 6,66 miliardi. Il valore potrebbe scendere di 1,27 miliardi nell’ipotesi migliore (-19%) o di 1,92 miliardi nella peggiore (-28,7%). In totale le «Big five», i cinque maggiori campionati, incluse anche Germania e Francia, secondo Kpmg potrebbero subìre una svalutazio­ne dei giocatori (partendo da 32,1 miliardi) tra 5,64 miliardi (-17,6%) e 8,48 miliardi (-26,4%).

Calcolando le prime dieci leghe, in cui ci sono anche la «Championsh­ip» inglese (Serie B), i cui giocatori a febbraio valevano 1,53 miliardi, davanti a Olanda, Portogallo, Belgio e Turchia, Kpmg stima che la svalutazio­ne dei 4.183 giocatori (valore 37,4 miliardi a febbraio) sarebbe come minimo di di 6,62 miliardi (-17,7%) e al massimo di 9,92 miliardi (-26,5%) in caso di stop.

Il giocatore che vale di più, Mbappé del Psg, si svalutereb­be a 177 o 188 milioni, Neymar da 175 milioni scenderebb­e a 137 o 149 milioni. Lionel Messi, che valeva quanto Neymar, si svalutereb­be di più perché è più vecchio e scenderebb­e a 127-134 milioni. Nei primi 20 d’Europa solo due giocano in Italia: Lukaku da 88 milioni si svalutereb­be a 73-81 milioni, De Ligt da 86 milioni a 72-80 milioni. Cristiano Ronaldo da 86 milioni si svalutereb­be a 72-75 milioni.

Secondo Kpmg nel prossimo calciomerc­ato gireranno meno soldi e ci saranno più scambi e prestiti. E gli ingaggi potrebbero diminuire. Ma questo è tutto da vedere.

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