India, bloccato il settore dei servizi
Il blocco delle attività economiche e sociali per il coronavirus in India paralizza il settore dei servizi, che vale oltre la metà del Pil. Il Paese non sfugge alla depressione globale, anche se il numero di contagi e vittime resta ancora relativamente contenuto, stando ai dati ufficiali.
L’ indice P midi aprile, diffuso da Ihs Mar kit, è crollato a 5,4 da 49,3 di marzo. È la caduta mensile peggio remai registrata. La domanda di servizi è caduta al minimo da 14 anni. L’indice delle vendite internazionali è sceso a zero. Oltre al calo dei nuovi ordinativi, le aziende segnalano di avere ricevuto cancellazioni anche di ordini preesistenti.
Anche il Pmi del settore manifatturiero è caduto: l’indice composito è così precipitato a 7,2, da 50,6 di marzo, una lettura compatibile con una contrazione del Pil del 15% in aprile. «La speranza - afferma Joe Hayes, di Ihs Markit - è che il peggio sia passato». In India, il lockdown è stato dichiarato il 25 marzo e il Governo sta iniziando da allentare le restrizioni in alcune aree. Secondo il Centre for Monitoring the Indian Economy, il tasso di disoccupazione è balzato al 27,1%: solo ad aprile, si sarebbero persi 122 milioni di posti di lavoro. New Delhi non pubblica dati ufficiali.
27% SENZA LAVORO Secondo il Centre for Monitoring the Indian Economy, il tasso di disoccupazione è balzato al 27,1%