Trump: la task force guiderà la Fase 2 Tentazione di ritorsioni contro la Cina
L’organismo verrà usato «a tempo indeterminato» Fauci e Birx consulenti Pompeo: Pechino avrebbe potuto prevenire centinaia di migliaia di morti
«La Cina avrebbe potuto prevenire la morte di centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo», ripete Mike Pompeo. «Avrebbe potuto risparmiare al mondo di sprofondare in una crisi economica. Avevano una scelta e invece hanno coperto l’epidemia a Wuhan», dice il segretario di Stato facendo eco di nuovo alle accuse lanciate da Donald Trump contro Pechino. Ma né il presidente e né il capo della diplomazia hanno spiegato quali siano le «prove evidenti» di cui parlano da giorni. Continuano le voci su imminenti ritorsioni economiche da parte della Casa Bianca. La Cina che continua a smentire le accuse, ricordando che l’Oms ha escluso che il virus sia stato creato in laboratorio. L’ambasciatore cinese chiede di interrompere il pericoloso «gioco dello scaricabarile sul coronavirus».
Trump ha deciso la sua strategia per riaprire il Paese e passare subito alla “Fase due”, anche se questa decisione, ha detto, potrebbe causare maggiori infezioni e morti per la pandemia. In questa partita il presidente si gioca la rielezione e questo è il prezzo da pagare: «Ci potrebbero essere più morti, il virus passerà con o senza un vaccino. Ma noi dobbiamo riaprire il nostro Paese, e dobbiamo riaprirlo subito», ha spiegato nella sua prima uscita in Arizona, durante la visita agli stabilimenti Honeywell che producono mascherine made in Usa. Nel giro in fabbrica, il presidente non ha voluto indossare la mascherina ma solo occhiali da lavoro. Gli altoparlanti rimandavano brani utilizzati nei rally elettorali: “God Bless the Usa” di Lee Greenwood e la versione “Live and Let Die” dei Guns N’ Roses, che suona in modo sinistro di questi tempi. Gli Stati Uniti continuano a guidare il mondo per casi accertati e morti da Covid-19. L’ultimo conteggio parla di oltre 1,2 milioni di malati e 72mila vittime.
In piena campagna elettorale Trump ha eliminato tutti gli indugi e messo da parte i consigli prudenziali. E se ancora il 22 aprile il presidente aveva criticato il governatore della Georgia, il repubblicano Brian Kemp, per la riapertura anticipata di palestre e parrucchieri, ora è determinato a far tornare al più presto la gente al lavoro.
La “Fase due” contempla lo scioglimento della task force governativa anti Covid-19 guidata dal vice presidente Mike Pence. Al suo posto verrà creata una nuova task-force di consulenti governativi che continuerà «a tempo indeterminato», chiamata a indicare le modalità per la riapertura, a seguire i trattamenti medici e l’evoluzione del vaccino. I nomi dei componenti della nuova task-force, ha detto
Trump, verranno resi noti prima di lunedì. Come Pinocchio con il Grillo Parlante, verranno messi da parte gli scienziati scomodi: la dottoressa Deborah Birx e soprattutto l’anziano e rispettato infettivologo Anthony Fauci. «Pence e la task-force hanno fatto un gran lavoro ma ora stiamo pensando a una forma un po’ diversa, che riguardi la sicurezza e la riapertura, avremo un gruppo differente, preparato per questo», ha detto il presidente, precisando che Fauci e Birx verranno ancora utilizzati come consulenti.
Potrebbe farsi spazio la task-force ombra del genero-consigliere Jared Kushner, una squadra già finita al centro di scandali perché avrebbe agito da filtro rispetto alla Fema, l’agenzia federale per le emergenze nazionali, nelle forniture di protezioni sanitarie e medicinali, privilegiando amici e sostenitori, rispetto alle richieste di medici e ospedali rimaste in fondo alla lista. Sulla gestione dell’emergenza sanitaria da parte dell’amministrazione Trump emergono particolari inquietanti dal ricorso di 90 pagine presentato da Rick Bright, il medico responsabile della sezione del Dipartimento alla salute chiamata a seguire lo sviluppo del vaccino.
Bright sostiene di essere stato rimosso dall’incarico per essersi opposto alla promozione dei medicinali a base di idrossiclorochina. Trump ha parlato per settimane di questi farmaci come la panacea. Dirigenti del ministero della Salute avevano disposto di inondare gli ospedali di tali medicinali: nel ricorso si parla di pressioni per indirizzare contratti milionari «a società con connessioni politiche con l’amministrazione», tra cui anche un’azienda vicina a Kushner.
Il Dipartimento alla Giustizia ieri ha aperto un’indagine penale su Blue Flame, società di due esponenti repubblicani per due contratti di fornitura di mascherine in Maryland e California, cancellati in tutta fretta.