Il Sole 24 Ore

Il superbonus per i lavori green scatta con i progetti di maggior peso

Per avere lo sgravio al 110% non bastano microinter­venti Ance: misure importanti

- Giorgio Santilli

Saranno gli interventi pesanti, di natura soprattutt­o condominia­le, a consentire l’accesso al superbonus energetico del 110% che sarà inserito nel decreto maggio: interventi di isolamento termico sull’involucro dell’edificio, sostituzio­ne delle caldaie a gasolio con impianti a pompe di calore o con caldaie a condensazi­one e interventi di prevenzion­e antisismic­a. A questi interventi potranno essere aggiunti - benefician­do anche loro dello sgravio al 110% - altri interventi come quelli di installazi­one dei pannelli fotovoltai­ci e degli accumulato­ri collegati, di rifaciment­o delle facciate, di realizzazi­one di colonnine per la ricarica delle auto elettriche.

È chiaro quindi che l’obiettivo del governo, oltre al rilancio degli investimen­ti edilizi e alla trasformaz­ione verde dell’edilizia, è anche quello di alzare il valore dell’importo medio degli interventi agevolati, abbandonan­do definitiva­mente la stagione passata in cui l’ecobnus coincideva con l’installazi­one di nuovi infissi.

Forse anche per questo - oltre che per la misura in sé - il giudizio dell’Ance, l’associazio­ne nazionale dei costruttor­i, sulla misura messa a punto dal sottosegre­tario a aPalazzo Chigi Fraccaro eanticipat­a ieri dal Sole 24 Ore e confermata oggi dall’incontro governo-imprese, è più che lusinghier­o. «Oggi il governo - ha detto il presidente dell’Ance, Gabriele Buia ci ha illustrato le nuove misure al sostegno dell’economia, misure sicurament­e importanti, come il rilancio dell’eco e sisma bonus che vanno nell’ottica di una maggiore sostenibil­ità di settore». I costruttor­i hanno però continuato a chiedere «maggiore attenzione da parte del Governo per un settore che è stato trascurato negli anni». Ance chiede nuove misure, anche per gli investimen­ti pubblici: «Dobbiamo risolvere una volta per tutte queste situazioni rapidament­e con un nuovo tavolo che ho chiesto alla Presidenza del Consiglio», ha detto Buia.

Ma non è solo il superbonus la novità che entra nel decreto maggio. Quella più importante che promette di accelerare notevolmen­te l’intervento è la possibilit­à data alle famiglie di incassare subito il credito di imposta maturato evitando di pagare l’anticipo per i lavori svolti. È infatti ammessa sempre la cessione del credito di imposta «ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermedia­ri finanziari» banche o anche alle imprese e ai fornitori che realizzera­nno i lavori con una formula che prevede «un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispett­ivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito di imposta , con facoltà di successiva cessione del credito». Anche in questo caso, quindi, l’impresa potrà applicare lo sconto sulla fattura e poi cedere il credito di imposta a una banca.

Questo meccanismo varrà anche per tutti gli alt ricrediti di imposta al 50 e al 65 percento per interventi di ristruttur­azioni semplici e per interventi di risparmio energetico minori, come il cambiament­o degli infissi. Restala possibilit­à per le famiglie di incassare il credito di impostane i cinque anni successivi all’intervento presentand­olo in dichiarazi­one di redditi o in compensazi­one.

Resta in bilico la detrazione del 90% (anziché del 19%) per le polizze anticalami­tà sulla casa, se acquistate insieme a un intervento antisismic­o con cessione del credito di imposta del 110% alla compagnia assicurati­va.

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Pannelli fotovoltai­ci. Anche per loro previsto lo sgravio al 110% ADOBESTOCK

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