Bar e ristoranti, l’Inail indica le linee guida
In arrivo le linee guida valide anche per i bar, possibile sfruttare anche i parcheggi Ma sulle riaperture gli scienziati frenano: aspettiamo i dati della prossima settimana prima del Dpcm
La riapertura di ristoranti, bar e pizzerie dovrà garantire il pieno rispetto delle tre dimensioni di nuovo rischio Covid-19 finora indicate da Inail in sede di Comitato tecnico scientifico: prossimità, ossia la distanza da rispettare tra lavoratori; esposizione, ovvero l’avvicinamento a soggetti potenzialmente contagiosi; aggregazione, l’impatto sulle comunità che frequentano i locali.
Le regole Inail.
Per ristoranti e bar le regole messe a punto dall’Inail per la Fase due sono praticamente pronte. Ancora in lavorazione quelle per parrucchieri, centri estetici e dentisti. Ma gli scienziati frenano: sulle riaperture non bisogna accelerare, almeno vanno visti prima i dati sui contagi a metà della prossima settimana per cominciare ad osservare l’effetto delle aperture del 4 maggio. Un appello alla prudenza subito fatto proprio anche dal ministro della Salute Roberto Speranza.
Intanto però il lavoro tecnico continua. E per la riapertura di ristoranti, bar, taverne e pizzerie si dovrà garantire, come per le aperture del 4 maggio, il pieno rispetto dei tre criteri di nuovo rischio Covid-19 finora indicate da Inail in sede di Comitato tecnico scientifico: «prossimità», ossia le distanze da rispettare, livello di «esposizione» al contagio e «aggregazione» (l’accesso del pubblico). Le linee guida che tradurranno in pratica questi paletti punteranno su una deroga comunale all’utilizzo degli spazi aperti e i parcheggi dove collocare i tavolini dei locali, per garantire un distanziamento di almeno due metri tra un tavolino e l’altro e un’area minima in metri quadrati per singolo cliente, ancora da definire. Solo nei casi in cui queste raccomandazioni, che saranno introdotte con il Dpcm per le riapertura del 18 maggio, non potessero essere assicurate, scatterebbe l’obbligo di utilizzare distanziatori in plexiglas sui tavolini, cui sarebbero esonerati solo gli avventori appartenenti a uno stesso nucleo famigliare.
Naturalmente per il personale sarà obbligatorio l’utilizzo di tutti i dispositivi di protezione individuale (mascherine e gel disinfettanti e guanti ove possibile), dovrà essere assicurata la massima igiene come già previsto dalla rigida normativa in ambito alimentare, mentre ai clienti non verrà presa la temperatura all’ingresso con termoscanner.
Se le raccomandazioni per i ristoranti sono pressoché pronte e sono avanzate anche quelle dei negozi per il commercio al dettaglio, i tecnici starebbero ancora ragionando su attività come i parrucchieri o i centri estetici, dove evidentemente i distanziamenti sono impossibili, e lo stesso vale per gli studi dentistici. Sono in fase di definizione, inoltre, le raccomandazioni per la riapertura dei musei, delle spiagge e di diversi altri servizi alla persona. Così come teatri e cinema che potrebbero ispirarsi alle regole stabilite per le messe. La cautela è massima, i tecnici dell’Istituto superiore di Sanità vogliono aspettare i dati dei monitoraggi epidemiologici che le Regioni invieranno nei prossimi giorni e solo l’andamento delle statistiche della prossima settimana darà il “nulla osta” a procedere con le nuove aperture: quelle del 18 maggio e le successive del 1° giugno. È vero, infatti, come ha detto ieri Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss e membro del Cts, che la curva del contagio «decresce ed è un segnale che prosegue in tutte le regioni» con il tasso di contagiosità (R con t) compreso tra 0,5 e 0,7 (un positivo contagia meno di una persona). Ma è altrettanto evidente che ciò non significa nulla, se non si attendono i dati sull’andamento dei casi dopo l’allentamento delle misure deciso il 4 maggio. Attesa che non sarà inferiore ad una decina di giorni. Ed infatti il presidente dell’Iss conferma che quei numeri ci saranno «solo la prossima settimana» e che «solo dall’analisi dei dati, che verrà fatta dalla cabina di regia tra ministero e Regioni, si potranno fare ragionamenti per decidere misure successive». Il governo, probabilmente a metà della prossima settimana, tirerà dunque le somme e predisporrà il nuovo Dpcm.
Ancora allo studio le regole per parrucchieri, centri estetici e dentisti. Si lavora anche a cinema e teatri
La curva del contagio decresce in tutte le regioni Tasso di contagiosità, R con t, compreso tra 0,5 e 0,7