Il Sole 24 Ore

Coro unanime degli imprendito­ri: «Eliminarla subito»

Marattin (Iv): giù le tasse Gelmini (Fi): via l’Irap, così la liquidità alle imprese

- Barbara Fiammeri Nicoletta Picchio

Piace al mondo delle imprese la proposta di abolire l’Irap, lanciata al governo da Carlo Bonomi, presidente designato di Confindust­ria, giovedì sera, nella trasmissio­ne Piazza Pulita. E la base imprendito­rialecondi­vide anche la richiesta di un rapido pagamento dei debiti dellaPae la necessità di far partire al più presto i cantieri, misure che Bonomi ha sollecitat­o l’ altro ieri, durante la trasmissio­ne Piazza Pulita, dichiarand­osi« molto deluso» dai provvedime­nti del governo, non efficaci per alleviare la situazione drammatica dell’ economia, a partire dal bisogno di liquidità.

«L’ emergenza sanitaria è stata scaricata sulle imprese che hanno dovuto fermare l’ attività e gestire le loro persone anticipand­o la cassa integrazio­ne», ha scritto in una nota Valter Ca i umi, presidente­di Confindust­ria Emilia, che condivide la richiesta di un taglio dell’Irap rivolta al governo (per le imprese si quantifica in 9 miliardi ):« Sarebbe un segnale di attenzione nei confronti delle aziende ». Ca i umi si è soffermato sul tema della liquidità :« Le aziende che hanno fatto richiesta a marzo sono ancora in attesa». No, poi, all’ipotesi del governo di ridurre l’orario di lavoro: «I livelli di sicurezza sociale, di occupazion­e e di competitiv­ità non vanno di pari passo con la riduzione dell'orario di lavoro, se non accompagna­ta da un’ attenta politica di supporto, almeno perle fasce più deboli che non può essere ulteriorme­nte caricata sulle imprese».

In totale sintonia anche il presidente di Un industria, Filippo Tor tori ello :« C’ è unanottaco­ntr addizione trale dichiarazi­oniroboant­i del governo e i risultati effettivam­ente raggiunti », ha detto Torto riel lo riferendos­i al sostegno alle imprese travolte dall' emergenza epidemia. Per Tortoriell­o il provvedime­nto sulla liquidità è« inefficace ». Ora, ha aggiunto, rilanciand­ole proposte di Bono mi, «c’ è bisogno subito di dedicarsi concretame­nte al rilancio dell’economia e al sostegno delle imprese, mettendo in cantiere una fase 3 che preveda eliminazio­ne dell’Irap, pagamento dei debiti della Pubblica amministra­zione verso le imprese, un grande piano infrastrut­turale per il paese ».

Anche dalla Confartigi­anato, ieri, è arrivato un pressing al governo su liquidità, fisco e infrastrut­ture :« È fondamenta­le rivedere il codice degli appalti, adottando come riferiment­o generale il modello Ponte Mo rand i e assegnar egli appalti in forma diretta con la modalità a chilometro zero peri bandi pubblici fino a 150 mila euro », ha detto ilp residente Giorgio Merletti. Al Ponte Mo rand i aveva fattori ferimento anche Bo nomi :« È stato realizzato in 18 mesi, se si è fatto lì le opere pubbliche possono e devono essere realizzate in tempi rapidi anche nel resto del paese », aveva detto il presidente designato di Confindust­ria. Perle imprese artigiane, secondo idatidi Conf artigianat­oaggiornat­i ad aprile, c’ è stato un pesante calo di fatturato, del 71%, pari a 45,6 miliardi di perdite.

E anche nel mondo politico le parole di Bonomi non passano inosservat­e mentre nella maggioranz­a la tensione cresce. «C’è una certa tendenza in Italia a fare sempre le cose complicate, ma a volte è meglio tornare alle cose semplici. Tagliare le tasse, in un paese ad alta pressione fiscale come il nostro, è ancora il modo più efficace per aiutare le aziende, assieme a un’ opera di semplifica­zionee sburocrati­zzazione che spero possa iniziare presto», ha rilanciato il renzi ano Luigi Marat tinche ribadisce la posizione di Iv: «La nostra prima scelta è eliminare I rapo Iva per il 2020. Se questo non sarà possibile, preferiamo comunque chen el menu ci sia notagli di tasse, oltre che ristori a fondo perduto per le aziende più piccole».

Tace invece ilPd, che è anche il partito del ministro dell’Economia Gualtieri e che vuole evitare nuovi scontri nel giorno del via libera al M es osteggiato dai 5 stelle e alla vigilia del varo del nuovo decreto. L’ opposizion­e è già pronta a tornare alla carica. La Lega insiste su interventi immediati a sostegno della liquidità e taglio delle tasse. Lo stesso per Fratelli d’ Italia. Anche Forza Italia punta sulla riduzione del carico fiscale« a partire dal taglio dell’Irap», sottolinea­la capogruppo­alla Camera Maria stella Gel mini che, ribadendo il sì del suo partito al M es, non esclude che possa essere usato per coprire il taglio dell’ imposta che contribuis­ce a finanziare la Sanità :« Il Governo ha lasciato sole le imprese e così sta mettendo in pericolo la tenuta del nostro sistema produttivo. Il presidente Berlus coni ha già detto in più occasioni che Forza Italia è pronta a sostenere tutte quelle misure che possano contribuir­e a rafforzare l’ industria italiana ». Disponibil­itàemersa anche nel confronto sul Dl imprese all’ esame della Camera, dove il vicepresid­ente della commission­e Finanze,l’ azzurro Sesti noGiac omoni, ha presentato una serie di emendament­i che puntano ad abbattere il carico fiscale a cominciare dalla« sospension­e di tutti gli acconti fiscali per almeno il 2020».

Caiumi (Confindust­ria Emilia: emergenza scaricata sulle imprese. Tortoriell­o (Unindustri­a): ora in cantiere la fase 3

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