Un sostegno da 400 a 800 euro erogato per due mensilità
Il Reddito di emergenza riconosce da un minimo di 400 euro ad un massimo di 800 euro mensili, calcolato sulla base dei componenti del nucleo familiare, per due mensilità, in via transitoria. Nell’ultima bozza del cosiddetto Dl Rilancio, dunque, sembra ridotta la durata rispetto alla previsione di tre mensilità, contenuta nella versione precedente. Il Rem viene istituito da maggio ed è riconosciuto a nuclei familiari in possesso cumulativamente di una serie di requisiti: la residenza in Italia, un reddito familiare inferiore al Reddito di emergenza spettante, un patrimonio mobiliare familiare con riferimento al 2019 inferiore a 10mila euro (accresciuto di 5mila euro per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di 20mila euro),un Isee inferiore a 15mila euro.
Il Rem non spetta al nucleo familiare se uno dei componenti percepisce già una delle indennità introdotte dal Dl 18, ai soggetti che si trovano in stato detentivo (per tutta la durata della pena), ricoverati in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico di una Pa. L’importo di partenza pari a 400 euro mensili, è moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza utilizzata per il Reddito di cittadinanza (meno favorevole per i nuclei più numerosi) fino ad un massimo di 800 euro mensili. Il Rem è richiesto tramite un modello di domanda predisposto dall’Inps e presentato secondo le modalità comunicate dall’Istituto.