Eni, nonostante il Covid-19 avanti con la decarbonizzazione
«Il settore energetico, pur dovendo fronteggiare le sfide connesse alla pandemia del Covid-19, dovrà assicurare il raggiungimento degli impegni presi per traguardare il processo di decarbonizzazione. La transizione energetica richiede una risposta comune ed una visione di lungo termine». Lo afferma l’Eni nelle risposte agli azionisti in vista dell'assemblea del 13 maggio, sottolineando di voler «giocare un ruolo determinante in questo processo, lungo un percorso che ci porterà ad essere una società carbon neutral nel lungo termine». Il gruppo ha aggiunto che provvederà ad aggiornare nei prossimi mesi lo scenario di riferimento di breve e medio-lungo periodo sul prezzo del Brent, che attualmente sta registrando violente oscillazioni, sulla scia di calo dei consumi e delle strategie produttive del cartello Opec+ volta a ridurre l’offerta. Da notare che Eni ha già abbassato le previsioni per il prezzo del Brent a 45 e a 55 dollari al barile per il 2020 e per il 2021. Quanto agli investimenti, sia quelli upstream che quelli in rinnovabili ora posticipati, Eni ha dichiarato che «potranno essere rapidamente riavviati al ripresentarsi delle condizioni ottimali di contesto».
45 PREZZO MEDIO DEL BRENT Alla luce della pandemia in corso, Eni ha già ridotto a 45 dollari al barile le sue stime sul prezzo medio del Brent per il 2020