Sace, per Garanzia Italia già chiesti 250 prestiti
Accelera “Garanzia Italia”, lo strumento previsto dal decreto liquidità per sostenere le imprese danneggiate dall’emergenza coronavirus con finanziamenti garantiti da Sace e controgarantiti dallo Stato. Le richieste di finanziamento attualmente in corso di istruttoria presso le banche sono 250 per un ammontare complessivo di finanziamento richiesto di 18,5 miliardi. Le banche valutano le operazioni, che vengono proposte da imprese medie e grandi, per poi trasmettere la richiesta di garanzia alla società di Cdp guidata dal presidente Rodolfo Errore e dall’amministratore delegato Francesco Latini.
Finora sono arrivate alla Sace dalle banche quattro richieste di garanzia, tutte «processate ed emesse in poche ore in maniera totalmente digitale per un ammontare totale di circa 30 milioni di euro». La società di Cdp rispetta il termine di 48 ore per portare a termine la pratica e rilasciare la garanzia.
Le cifre attuali - secondo Sace sono destinate «ad aumentare nelle prossime settimane», via via che si concluderanno le istruttorie bancarie e arriveranno le richieste.
La nuova garanzia Italia si è messa in moto ufficialmente il 20 aprile: 190 istituti bancari si sono accreditati sul portale web sviluppato da Sace per accogliere e gestire le richieste degli istituti e in queste ore, spiega la società, si stanno registrando nuove richieste di garanzie provenienti dalle banche.
Le operazioni riguardano «importi significativi», con «un taglio che va da decine di milioni a centinaia di milioni di euro, che necessitano quindi iter istruttori e processi deliberativi articolati, che spesso richiedono organizzazione in pool bancario».
Il trend, spiega ancora Sace, «va letto nel quadro complessivo degli strumenti a supporto delle imprese previsti dal decreto, che per le Pmi ha disposto l’intervento diretto e prioritario del Fondo Centrale di Garanzia per garanzie gratuite fino a 5 milioni di euro con percentuale di copertura al 90%».
Il valore richiesto finora è di 18,5 miliardi. Quattro le garanzie già emesse per un ammontare di 30 milioni