Il Sole 24 Ore

«Cancellier­i più presenti in ufficio»

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«Durante la sospension­e delle scorse settimane si sono accumulati lavoro e ritardi. Per recuperare, occorre aumentare la presenza negli uffici del personale amministra­tivo che, da remoto, non può accedere ai registri». Per Roberto Bichi, presidente del Tribunale di Milano, che il 7 maggio ha licenziato le linee guida per la Fase 2, la ripresa dell’attività nelle cancelleri­e è uno dei primi nodi da sciogliere.

Il lavoro agile non ha funzionato? Mancano gli strumenti. Da casa il personale amministra­tivo non può accedere ai registri del processo civile telematico. Inoltre, per quel che riguarda le udienze penali, il lavoro da remoto non è idoneo a supportare il lavoro del giudice. Per questo abbiamo avviato un programma con i rappresent­anti del personale amministra­tivo per aumentarne la presenza del personale amministra­tivo in Tribunale.

Finora lo stop è stato totale?

No, anche se il Tribunale di Milano, oltre a essere investito dall’emergenza sanitaria, è stato colpito a fine marzo da un incendio che ha devastato gli uffici Gip. Nonostante le difficoltà, a marzo e aprile, oltre ai procedimen­ti urgenti, ne sono stati definiti 1.287 civili e 1.341 nella sezione immigrazio­ne. Nello stesso periodo dello scorso anno erano stati, rispettiva­mente, 5.610 e 6.014. Nel penale, oltre direttissi­me e urgenze Gip, sono stati chiusi circa 300 procedimen­ti dibattimen­tali (3.350 lo scorso anno) e le sentenze Gip sono state 60 (640 nel 2019).

Da domani come si riparte? Non possiamo tornare ai ritmi preCovid con un flusso di 7.000 persone al giorno: non sarebbe possibile garantire il distanziam­ento. Le udienze civili si faranno con la trattazion­e scritta o da remoto, compatibil­mente con il contributo del personale amministra­tivo. Nel penale, invece, è prevedibil­e che i difensori chiederann­o di celebrare in presenza i processi che richiedono una dialettica. Da remoto proseguira­nno le direttissi­me e le convalide di arresto, che non si sono mai fermate, e si aggiungera­nno alcuni processi più semplici, come quelli che prevedono la messa alla prova o l’estinzione per particolar­e tenuità del fatto. Per gli altri i tempi si allunghera­nno: abbiamo solo un paio di aule grandi e sono superpreno­tate.

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Milano ha licenziato il 7 maggio le linee guida per la fase 2
ROBERTO BICHI Il Presidente del Tribunale di Milano ha licenziato il 7 maggio le linee guida per la fase 2

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