L’impronta verde di Greenchemicals Spa
Smart working dal 2010 e soluzioni sostenibili per il riciclo della plastica
«Èdurante la pandemia Covid19 che ci si è resi conto di quanto importante possa essere la plastica, quale aiuto concreto per non diffondere il contagio, e di conseguenza il suo corretto riciclo che, per essere davvero sostenibile, occorre eseguire con criterio». Micaela Lorenzi, Amministratore Unico di Greenchemicals Spa, azienda specializzata in formulazione di additivi per materie plastiche, in particolare ritardanti di fiamma, a basso impatto ambientale, è soprattutto una forte sostenitrice di soluzioni innovative ed efficienti. Non è un caso infatti che oltre ad aver costituito una realtà al 98% femminile (siamo tutte donne lavoratrici con figli e stiamo sviluppando conoscenze e strategie tali per poter essere un partner affidabile ed una risorsa presente per i nostri clienti), abbia implementato una struttura che da 10 anni può operare in smart working, conferendo un’impronta fortemente sostenibile all’azienda.
«Il nostro obiettivo è di arrivare al 100% della sostenibilità - prosegue Micaela Lorenzi - recuperando materiali ritenuti impossibili da riciclare, sviluppando tecnologie per migliorare e rendere più economico il processo di riciclo e studiando pacchetti di additivi che permettano di distruggere quelli vecchi, considerati preoccupanti per l’ambiente,e di riciclare meccanicamente la plastica, preservandone colore e meccaniche». Greenchemicals, operativa dal 2010 nei settori edilizia, elettrodomestici e automotive, 25 milioni di euro di fatturato, e 12 dipendenti, è presente su mercato europeo quale affidabile alleato in campo di additivi chimici per materie plastiche a livello globale e fornisce una qualificata assistenza tecnica in fatto di ritardanti di fiamma e antiossidanti. «Oltre ai tradizionali antifiamma proponiamo una vasta gamma di ritardanti senza alogeni e metalli pesanti impattanti. Le sostanze alogenate infatti - spiega Lorenzi - pur essendo estremamente efficaci per l’autoestinguenza, destano alte preoccupazioni per il loro impatto su uomo e ambiente. Greenchemicals, che propone e formula anche additivi antiossidanti e di protezione alla luce per materie plastiche, ritiene basilare lo studio di pacchetti per mantenere la plastica inalterata anche in fase di riciclo meccanico spinto, evitando così il rilascio di sostanze nocive». L’attenzione alla sostenibilità è quindi il filo conduttore che accompagna il modus operandi di Greenchemicals, titolare di brevetti di sistemi in grado anche di passivare le sostanze bandite dalla legge perché ad alta preoccupazione, come ad esempio i vecchi ritardanti di fiamma nei pannelli isolanti per edilizia.
«Tutti i manufatti che contengono queste sostanze in teoria non potrebbero essere riciclati - puntualizza Lorenzie, devono necessariamente essere trattati e smaltiti come rifiuti speciali. Noi abbiamo messo a punto un sistema che elimina quelle sostanze, permettendo il riciclo e il riutilizzo in sicurezza dei pannelli».
In fase di start up è invece il primo impianto di riciclo chimico-meccanico d’Europa del PET dove i processi vengono realizzati non con un reattore bensì con un estrusore. «Otteniamo una materia prima che può essere riutilizzata nell’industria dei poliuretani, riducendo costi di produzione e quantità di scarti e con possibilità di delocalizzare» conclude Lorenzi. La giusta combinazione di aspetti quali il minor impatto ambientale, la preservazione delle proprietà meccaniche della plastica e la ricerca del miglior rapporto costi e benefici, costituiscono il fondamento di un approccio davvero sostenibile che Greenchemicals ha fatto suo, unendo conoscenza a esperienza maturata, grazie agli insegnamenti della scuola della plastica su territorio italiano.