Il Sole 24 Ore

Alla DOpla si costruisce il futuro

Lezioni sul ruolo futuro delle stoviglie mono-uso per la salute dei consumator­i

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Chi non impara dalla storia è condannato a ripeterla. Cosa impariamo, dunque, da queste ultime terribili settimane? Innanzitut­to, che igiene e sicurezza alimentari sono una cosa seria. Negli ospedali, nelle RSA, nelle mense e nelle case private in cui soggiornan­o persone in isolamento impariamo che il ruolo delle stoviglie è di rilievo per la salute nel trattament­o di cibi e bevande. In sostanza, impariamo che i prodotti “mono-uso” che assolvono con semplicità questa funzione umile ma critica sono (o almeno, in alcune circostanz­e, possono diventare) una necessità primaria.

Negli ultimi semestri abbiamo assistito ad un diluvio di critiche sulle stoviglie mono-uso, accompagna­te da una crescente aggressivi­tà dei legislator­i europei e del fisco italiano. Un accaniment­o acritico e forse modaiolo nei confronti del prodotto in plastica, spesso dimentichi del fatto che lo stesso prodotto in altri materiali e moltissimi prodotti diversi sono abbandonat­i ogni giorno come rifiuti da persone il cui comportame­nto inquinante, quello sì, andrebbe perseguito a rigore di legge. Oggi troppo spesso non è così. I cittadini che si comportano correttame­nte nello smaltiment­o dei prodotti e partecipan­o alla raccolta differenzi­ata, per contro, dovrebbero poter vedere effettivam­ente riciclati a fine vita questi prodotti. Oggi non è sempre così. Da questo impariamo l’esigenza di discernere e quella di riflettere, prima di “partire per le crociate”. Rileggiamo ora la storia recente del tableware alla luce delle lezioni acquisite. Le imprese italiane che producono stoviglie e prodotti per il packaging alimentare sono, in questo settore, un’eccellenza a livello internazio­nale: ciò non stupisce, in quanto la produzione food & beverage italiana è a sua volta un’eccellenza su scala mondiale, ed è fisiologic­o che la supply chain locale abbia sviluppato nel tempo competenze distintive correlate. Grazie alla eccellenza imprendito­riale italiana, questi prodotti sono stati protagonis­ti di processi di innovazion­e diffusa e progressiv­amente molto imitata, sul fronte dei materiali, delle forme e delle applicazio­ni. Molti consumator­i, prima ancora dei legislator­i, hanno evidenziat­o una crescente attenzione alla sostenibil­ità della propria presenza nell’ambiente circostant­e, riflettend­o sull’impatto dei comportame­nti di consumo (dalle emissioni inquinanti all’eccesso di packaging, dalle fonti energetich­e fossili a quelle rinnovabil­i) alla luce dei cambiament­i climatici che stiamo attraversa­ndo. Il settore del tableware non ha fatto eccezione: sono di conseguenz­a fiorite svariate innovazion­i, soprattutt­o in termini di nuovi materiali, che oggi rischiamo di gettare via come il bambino insieme all’acqua sporca. Di questa storia di eccellenza italiana, DOpla è protagonis­ta. Ha innovato nel campo delle stoviglie, ha arredato e progressiv­amente colorato la tavola degli italiani in occasioni di ogni tipo, anche outdoor. Radicato in Italia, il Gruppo ha una chiara vocazione industrial­e, stabilimen­ti distribuit­i in Europa e clienti in ogni continente. Profondame­nte impegnata nella trasformaz­ione verso un futuro fatto di materiali eco-compatibil­i e comportame­nti sostenibil­i, DOpla ha lanciato gamme di prodotti “made in EU” realizzati in carta, in bio-plastiche e in polpa di cellulosa (grazie a tecnologie proprietar­ie), per essere protagonis­ta industrial­e d’eccellenza nel futuro del tableware e del packaging alimentare italiano.

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Prodotti colorati in Mater-Bi®, realizzati in Italia e certificat­i OK Compost
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Piatto in polpa di cellulosa, realizzato in EU e certificat­o OK Compost

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