Cantieri sospesi: Anac «chiede» i Sal
L’Anac ha sollecitato governo e parlamento ad approvare una disposizione che consenta alle amministrazioni di pagare le prestazioni eseguite sino al momento della sospensione dell’appalto. L’Autorità, nell’atto di segnalazione n. 5/2020, ha ricostruito l’attuale quadro normativo in materia, evidenziando la mancanza di un dato che regoli la possibilità di una liquidazione parziale, a fronte del congelamento del contratto per situazioni eccezionali (come l’emergenza epidemiologica da Covid-19). Nel vecchio quadro normativo, l’articolo 141, comma 3, del Dpr 207/2010 regolava questa situazione, stabilendo che in caso di sospensione dei lavori di durata superiore a 45 giorni la stazione appaltante disponesse comunque il pagamento in acconto degli importi maturati fino alla data di sospensione.
In attesa che una previsione simile sia inserita nel regolamento attuativo del Codice dei contratti pubblici, in fase di elaborazione, l’Anac ha segnalato a governo e parlamento l’opportunità di prevedere, nelle norme di prossima emanazione inerenti alla situazione emergenziale, una specifica indicazione che consenta alle stazioni appaltanti di emettere lo stato di avanzamento lavori anche in deroga alle disposizioni della documentazione di gara e del contratto, limitatamente alle prestazioni eseguite sino alla data di sospensione delle attività. Il pagamento dello stato di avanzamento parziale è uno strumento di aiuto particolarmente efficace per gli operatori economici.