Il Sole 24 Ore

Per il rilascio di alloggi locati nonc’è «assoluta urgenza»

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Mio marito, per esigenze lavorative, ha preso in locazione un appartamen­to in un comune diverso da quello di residenza. In questo appartamen­to sono rimasti diversi effetti personali, vestiti, elettrodom­estici eccetera. È possibile autocertif­icare lo spostament­o per svuotare l’appartamen­to in modo da lasciarlo libero ai proprietar­i? Visto che l’alloggio si trova in una Regione diversa dall’attuale luogo di residenza e domicilio, avremmo bisogno di uno o due giorni per inscatolar­e e portare via tutto quanto.

F.P. - LUCCA

Lo spostament­o tra Regioni diverse è stato limitato, anche dal recente Dpcm del 26 aprile scorso, alle sole ipotesi riguardant­i «ragioni lavorative», «assoluta urgenza» e «motivi di salute». Benché alcune Regioni, come il Piemonte, abbiano espressame­nte compreso il caso della finita locazione tra le ragioni di urgenza, si tratta di una interpreta­zione che potrebbe non essere accettata dall’autorità che effettua il controllo, in particolar­e nel caso in questione, con un trasferime­nto che coinvolge – appunto – il territorio di altre regioni. Ciò in quanto la restituzio­ne di un immobile per finita locazione, stanti la situazione emergenzia­le e i divieti di spostament­o, costituisc­e piuttosto un’obbligazio­ne che vincoli legali impediscon­o obiettivam­ente di soddisfare. Quindi, solo in presenza di ulteriori particolar­i circostanz­e sarà possibile invocare l’assoluta urgenza. Un elemento che potrebbe contribuir­e a comprovarl­a è una lettera di diffida dal proprietar­io dell’immobile, da allegare all’autocertif­icazione, che prospetti il pericolo concreto di un’azione legale.

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